collina, comune di Montespertoli, località Anselmo. Toscana.
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martedì 7 settembre 2010

15 agosto











La cena del 15 agosto è tradizione ormai assodata alle Paffe. Qui preparativi pomeridiani e cena serale. Lucia ha fatto come al solito la parte del leone in cucina preparando un cous cous di pesce incredibile. Dovrebbe proprio aprire un ristorante. Cinque stelle su due spaghi.
Inevitabili i ricordi. Per chi stava all'Elba per tutto il mese era obbligatorio non frequentare spiagge e marine affollate a ferragosto e inventarsi qualche occupazione alternativa. Da ragazzi ce ne partivamo da Portoferraio per andare a fare il pic nic sul monte Perone. Tutti gli anni una quindicina di auto di diversa età e fattura riempite di tutti i Mellini presenti sull'isola, residenti o turisti che fossero, partivano incolonnate per la gita di ferragosto. Io ero sempre ospite in qualche auto visto che mio padre in città usava sempre "l'auto di servizio" non ne aveva una di famiglia. Invidiavo la milleccento di zio Franco il farmacista ma capitavo sempre nella giardinetta di Mario o nella seicento di Mariangela. Sosta al Poggio per prendere l'acqua più buona che scende dal Capanne e via verso il bosco in alto, da dove si gode una bellissima vista dell'isola e del mare circostante. Il pic nic era pantagruelico. Il "ognuno porta qualcosa per tutti" si trasformava inevitabilmente in una gara fra le cuoche delle diverse famiglie. Il risultato erano teglie di pasta al forno, parmigiane di melanzane, polpettine in diverse fogge e maniere, timballi di riso, bracioline fritte e mille altre pietanze destinate a riempire la pancia dei mebri della grande, allargatissima, famiglia dei Mellini di Portoferraio. Il pomeriggio il silenzio del Perone si riempiva di rumori diversi. I ragazzi che giocavano a pallone, i genitori che si appisolavano sulle tovaglie bianche stese ormai libere da piatti e posate, le mamme che non avcevano diritto al riposo e si occupavano di rimettere tutto a posto in casse e cassette. Verso le cinque del pomeriggio si scendeva dal versante opposto, verso Pomonte, a fare i tuffi scivolando in mare sul muschio che copriva gli scogli a costo di rimetterci il costume.

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