collina, comune di Montespertoli, località Anselmo. Toscana.
Un Blog assolutamente personale, senza genere e modo.

martedì 4 agosto 2009

Un anno dopo, Cavo, Isola d'Elba

Un anno dopo. Magari qualche paio di giorni in avanzo. Giusto quelli che son serviti a fermarsi per ripensare. O almeno provarci. Quindi, un anno fa, direi che si potrebbe ben partire dal 31 di luglio, da Genova, da un notaio e dalle chiacchiere parallele di commento di vecchi e nuovi soci intorno alla mia decisione di smettere di fumare. Non ci incastrava nulla ma da quel momento, per metà del successivo mese di agosto, tutti convinti, ed io per primo, che quella decisione fosse alla base di una presunta asma bronchiale culminata in un "broncospasmo" che mi aveva fatto conoscere le ambulanze e gli ospedali dell'Isola d'Elba. L'asma bronchiale non esisteva. Un diverso affanno, appena più impegnativo, mi ha accompagnato per questi mesi. Combattuto con la giusta energia scovata forse proprio qui, alle Paffe del Cavo, Isola d'Elba, in mezzo ad un bosco a cinquanta passi dal mare.
Giusto un anno fa, appunto, la mancanza di consapevolezza si accompagnava all'assenza di quella stessa energia. Non ne avevo neppure per il mare ed i bagni, nemmen di sole. Assiso, quasi immobile, avevo cominciato questo blog. Altrimenti molte volte abortito per troppi e più pressanti impegni. Un anno è passato, e non sembra ieri, in questo stesso luogo di villeggiatura meditavo su me stesso e sul tempo.
Un anno può essere un tempo lunghissimo. Tanto lungo da far cambiare profondamente il punto di vista sulle cose. Oggi, come un anno fa, mi accomodo a scrivere sulla stessa sedia e con lo stesso spicchio di mare di fronte agli occhi.
Posso dire di aver scoperto tre cose.
La prima è che la consapevolezza di aver ben vissuto e di aver fatto, in passato, quello che mi è piaciuto fare, l'assenza di rimpianti, insomma, è certamente all'origine di ogni energia positiva usata in questi mesi.
La seconda scoperta è stata straordinaria e inaspettata. Molti che erano pronti a sostenermi nella malattia, ad offrirmi una "spalla" e conforto, si sono dimostrati meno disponibili a sostenermi nella guarigione. Avrebbero certamente preferito un mio comportamento più dimesso. Un più canonico ritirarmi a vita "malata". Non aver aderito allo stile che forse avrebbero adottato per loro stessi li ha offesi. Probabilmente. Ci ho messo un po' di tempo a capirlo ma ora mi offre una chiave di lettura adeguata a fatti che, altrimenti, sarebbero restati assolutamente misteriosi.
La terza è quella che mi sembra più significativa. Almeno per me. Sono qui, al mare, in un posto ancora più bello e dolce di quello che ricordavo. E tanto mi basta.