collina, comune di Montespertoli, località Anselmo. Toscana.
Un Blog assolutamente personale, senza genere e modo.

mercoledì 30 luglio 2008

Tempismo

Non era proprio il momento giusto per smettere di fumare. Agli ultimi impegni prima delle vacanze si sommano alcune scadenze essenziali di lavoro che certamente non rendono più leggero il contesto generale. Non avevo, poi, minimamente idea di quello che si poteva scatenarepassando da due e più pacchetti al giorno all'astinenza assoluta. Mi aspettavo una crisi tossica per mancanza di nicotina. L'emergere dei lati più spigolosi e irritanti del mio carattere. L'assoluta mancanza di pazienza e di tolleranza nei confronti del prossimo. Esattamente il contrario di quello che ci si aspetta da uno impegnato nella trattativa della vita con avvocati, banche e notai. In più, pur non pensando che il mio stato di salute sarebbe immediatamente migliorato, non avevo messo di conto una drammatica caduta della mia capacità respiratoria. Eccomi, invece, con un "grave principio asmatico", come l'ha chiamato il mio medico. Va curato con pesanti dosi di areosol, pasticche orribili e bustine da sciogliere in acqua e bere per fluidificare quello che probabilmente incrosta i miei bronchi e polmoni. La sensazione è quella che neppure una dose massiccia di Viakal potrebbe essere efficace vista l'assenza di miglioramenti avvertibili. Gorgoglio come se fossi in permanenza impegnato nei gargarismi. Non era il momento giusto. Ragion di più per insistere.

sabato 26 luglio 2008

Guerra di indipendenza


Ad ora sono esattamente 41 ore e trenta minuti che non fumo. Che se ne dica quel che si vuole testimonio che è durissima. Passare da più di 50 al giorno a zero è cosa drammatica. Mi sto aiutando con i cerotti alla nicotina. Non ho idea se siano efficienti e se la cosa abbia un senso. Francamente nn percepisco vantaggi e poi si staccano sempre. La strategia che ho deciso di seguire è quella del rendere più pubblica possibile questa mia decisione. Un po' per avvisare gli amici e farmi perdonare preventivamente per eventuali crisi isteriche e inopinate alzate di ingegno. Molto di più perchè ritengo che più gente ne è a conoscenza più grande sarebbe la pubblica figura di cacca se dovessi gettare la spugna. Conto insomma sul fatto che dove non arrivano i farmaci e la volontà possa arrivare l'orgoglio.

mercoledì 23 luglio 2008

Unica testimonianza



Dopo tanta fatica ed allenamento Achille ha partecipato il 4 luglio alla sua seconda gara ufficiale. Una roba seria. Tre giorni in trasferta sul lago di Corgeno, vicino a Varese. Tre giorni da ragazzo grande senza genitori al seguito. Tre giorni in mezzo ad altri coetanei, più di duemila, legati dalla stessa passione per il remo. Evidentemente non tutti i ragazzi sognano di diventare un Ronaldinho come non tutte le ragazze sognano di diventare veline. Abbiamo qualche speranza da coltivare. Si è portato a casa anche la medaglia: terzo classificato nella sua categoria spingendo i remi da solo sul 7e20. La medaglia di bronzo è sembrata per giorni l'oggetto principale a cui riferirsi. Ora è sparita, persa, scomparsa, volatilizzata. Posto questo ritaglio di foto ad unica testimonianza fisica dell'evento.

martedì 22 luglio 2008

La ricchezza delle nazioni


Arrivare ad un appuntamento due ore prima del dovuto non è certo segno di diligenza. Più probabile che sia un poco di stress. Può comunque dare l'occasione per fare qualcosa di inaspettatamente piacevole. Stamani mi sono trovato a Modena alle otto del mattino quando dovevo vedere una persona per lavoro solo alle dieci. Vagando con la macchina sono capitato nella piazza davanti all'Accademia ed ho realizzato quanto era bella la mattinata, fresca, piena di odori piacevoli e quanto era affascinante la città che mi circondava. Dopo aver parcheggiato mi sono avviato verso il centro della città emiliana. Portici e palazzi settecenteschi. Botteghe che aprivono. Gente in bicicletta. Un'aria di tranquilla ricchezza. La sensazione che tutto fosse bene organizzato e che le distanze sociali fra le persone che incontravo, che certamente ci sono lì come ovunque, non fossero così accentuate ed evidenti. Anche i barboni in piazza del Duomo, con l'immancabile bottiglia in mano, erano oggettivamente meno tristi e certamente meno aggressivi. Sono napoletano di origine e di cuore. Non ho potuto non immaginarmi, che so, ad Avellino, a Benevento e sentire che la distanza non poteva essere misurata semplicemente in kilometri. La Campania la Puglia la Basilicata sono meno ricche dell'Emilia? Certamente. Stranamente hanno comunque più ricchi. Ricchezze più concentrate ed escludenti. Sarà stata colpa di Garibaldi, dei Borboni che pure erano stati capaci di costruire la prima ferrovia d'Europa, di un Cristo incapace di scendere sotto Eboli. Del colonialismo nordista. Ma le persone, gli individui, le volontà, il libero arbitrio non centrano nulla, non possono nulla? Mafia e camorra sono persone, individui, singole entità, cultura prima che organizzazione e potere. Per comprare i voti con i pacchi di pasta occorre non sapere il valore di un voto ed essere disposti a barattarlo. Da meridionale, quale sono e fui, sono un po' stufo di giustificazioni storiche e carità pelosa. Seicentocinquanta kilometri sono una distanza da coprire con poche ore di macchina, Non possono dividere due mondi così diversi.

E' un dovere?

Appena sveglio, faccio il punto della situazione. Settimana molto sincopata, piena di alti e bassi. Il momento più carino è stato quello che ha visto confrontare (approcci opposti come al solito) i miei figli con la presenza e l'inglese di Thomas. Varrà la pena riportarlo e dedicarci qualche pensiero specifico. Per il resto del tempo qualche affanno di troppo che mi ha distratto assolutamente dal blog. Stamani che tutto sembra meno agitato riapro queste pagine e mi prende quasi il bisogno di dover giustificare il rallentamento nei post. Giustificare? A chi? Non è mica un dovere e non ci sono lettori con cui doversi giustificare come se fosse la ritardata edizione di una rivista. Eppure vedo che molti blogger si giustificano, narrano le vicissitudini di scrittura, gli impegni e gli impedimenti.
E' che il solo vedere disponibile agli altri quello che si scrive fa assumere l'idea di essere effettivamente letti e di aver contratto un patto. Da qui al sentirsi scrittori e giornalisti il passo è breve. Anche se, spesso, sa un po' di ridicolo.

martedì 15 luglio 2008

Sotto silenzio


Per comprare il motore ho staccato un assegno. Ero preoccupatissimo. Non uso mai o quasi mai gli assegni. Usare la carta di credito con un privato non è possibile ed il contante non era ipotizzabile. Sapevo delle nuove regole sugli assegni: bassa cifra limite di emissione, obbligo del "Non Trasferibile" scritto dietro, codice fiscale di chi emetteva e del beneficiario. Una delle poche cose fatte dal precedente governo. Una di quelle riforme senza costo ma che potevano trasformare e migliorare la nostra vita. Un potente limite ai furbetti del "nero", all'evasione, al riciclaggio. Non usando gli assegni abitualmente ho pensato di informarmi bene in banca prima di emetterlo. La risposta è stata semplice e rapida: non esiste più alcuna regola. E' stata abrogata con l'Articolo 32 del Decreto Legge112 del 25 giugno 2008. Il limite è tornato a 12.500 euro senza altri obblighi sia per la dicitura "non trasferibile" che per il resto.
Leggo quotidianamente almeno due giornali, a volte tre. Non ricordo nessun articolo a questo proposito. Nessuna protesta dell'opposizione. Nessuna convocazione di piazza. Certamente nessuna prima pagina come quelle dedicate al Lodo Alfano, ai Rom, alla monnezza, ai gossip mortuari. Si sa che è questione diversa. Tocca la sfera etica personale. Dei comportamenti individuali e quotidiani. E quella interessa a pochi. Certamente non ai giornali e neppure ai giornalisti.

giovedì 10 luglio 2008

Sassi e sabbia

Devo a Francesco, che per altro mi ha raccontato la piccola parabola senza attribuirsene il merito creativo pur non sapendo citarmi la fonte originale, la soluzione definitiva e dirimente della questione "sabbia nelle mutande". Come detto in qualche post precedente con questa espressione si intende quella sensazione spiacevolissima, fastidiosa anche se non dolorosa, di disagio che a volte prende senza un preciso ed riconoscibile rapporto di causa effetto. Ecco il piccolo racconto.
Uno scenziato, ma potrebbe essere anche un semplice insegnante intelligente, mostra alla classe un grosso secchio di ferro stagnato. Dopo averlo riempito fino all'orlo di ciottoli di fiume domanda ai presenti: "... allora ditemi se secondo voi il secchio è pieno?" Gli alunni in coro, costatando che i sassi si accumulano ben oltre l'orlo, rispondono all'unisono positivamente. "Sbagliate..." dice l'insegnante mentre versa nel secchio una buona quantità di ghiaino fine. "E' forse pieno ora?" Gli scolari educati dall'esperienza precedente mormorano fra loro senza prendere una posizione chiara. "Infatti non è ancora pieno..." continua dalla cattedra lo scienziato versando contemporaneamente della sabbia fine che si sistema negli spazi lasciati liberi da sassetti e sassoni.
Dopo di che svuotato il secchio di tutto il suo contenuto dice "diverso sarebbe stato se avessimo agito al contrario, riempiendo il secchio subito di sabbia, certamente non sarebbe stato possibile metterci altro, ne sassetti ne ghiaia."
La morale è semplice i grossi sassi di fiume sono le cose importanti mentre la sabbia rappresenta la miriade di piccoli impegni quotidiani, di piccoli eventi, di banali incontri. Se rempiamo di sabbia il secchio del nostro tempo non avremo posto per le cose che ci interessano veramente. Proverò ad applicare la paraboletta. Hai visto mai che mi tolgo la "sabbia dalle mutande" una volta per tutte.

Il motore

Ho ceduto alle turbe senili e mi sono comprato il motore. Un bellissimo scuterone giallo. So di aver fatto una sciocchezza giovanilista per altro incapace di abbattere i miei anni reali. Servirà, anzi, a far emergere acciacchi, acciacchini ed incapacità che peggioreranno la considerazione di me stesso. Ma la soddisfazione immediata è immensa. Da venerdì a domenica me ne vado in giro per colline e rive. Scansatevi se potete.

venerdì 4 luglio 2008

Diccelo scemo




Transitare in questi giorni,nei dintorni della camera di Elena comporta l'immersione obbligatoria e a proprio rischio in una bolla sonora che pompa decibel ad un livello che sarebbe eccessivo anche per i timpani della più incallita delle groupie. Taccio e cerco di transitare lontano. La ragazza è contenta per la fine della scuola e le vacanze rese più eccitanti dalla libertà di movimento conquistata con l'arrivo del motorino. Ovviamente, per quanto cerchi di galleggiare a debita distanza, frammenti musicali mescolati a mozziconi di parole mi trapassano comunque. A volte mi incuriosisco. Altre volte non riesco a celare un distaccato disprezzo, in particolare quando si spara Hillary Duff o i Finley. Spesso sorrido per la continua e evidente affermazione di superiorità generazionale manifestata dal permanere nella sua play list di pezzi dei miei anni più verdi.
Ieri mi sono indignato: " avrei voluto nascere nel cinquanta avrei saputo cosa fare, io, negli anni settanta..." non sono riuscito a filtrare e baipassare questo verso! Ci ho provato ma era veramnete una provocazione dura da ignorare. Negli anni cinquanta, io, ci sono nato veramente. Negli anni settanta, io, non sapevo veramente cosa fare, come giudicare quello che mi capitava intorno. Quanto era orribile e tragica e violentemente aspra la fine della felicità, quanto era inutile il potere della fantasia di fronte alle pallottole vere. Mi sono ascoltato tutto il pezzo dell'idiota per sapere cosa avrebbe fatto. Ovviamente non c'è traccia di risposta. L'uomo si chiama Fabrizio Moro. Ovviamente nel suo sito ufficiale non c'è modo di lasciargli un messaggio. Altro non posso che scriverlo qui: diccelo, scemo!

giovedì 3 luglio 2008

FlorenceIN

Lunedì serà ha avuto inizio la vita ufficiale e pubblica di FlorenceIN. Una festa con più di sessanta persone per il debutto della costola fiorentina del network di LinkedIN. Nonostante sia fra gli otto fondatori mi sono perso l'evento. A questo proposito occorrerebbe continuare e approfondire il post che parla di "sabbia nelle mutande", condizione di vita che mi accompagna costantemente in questo momento. Resta la speranza che il periodo passi e che Laura DB e gli altri fondatori, certo più meritevoli di me di usare questo titolo, trovino il tempo ed il modo per organizzare altri eventi. Per intanto almeno il link al blog ufficiale e un ringraziamento particolare a Laura, Lapo, Luisa, Nina, Guido, Davide, Fabio e Stefania.