collina, comune di Montespertoli, località Anselmo. Toscana.
Un Blog assolutamente personale, senza genere e modo.

martedì 29 settembre 2009

Piccolo fratello domestico

Si lo so bene: si potrebbe configurare come una versione casalinga,ma non meno aggressiva e frustrante, di un grande spione qualsiasi. In realtà la scarsa propensione dei miei giovani virgulti a mostrarsi lo testimonia abbondantemente. So anche che a ben guardare non si tratta di nulla di eccezionale. Quasi quindici anni fa Winston Tong faceva ben di meglio passandosi bicchieri d'acqua da uno schermo al reale. Cosa che in questo pranzo non ci è riuscita. Per non dire di Riccardo Pangallo, misconosciuto genio comico fiorentino, che conversava con se stesso proiettato sullo schermo di una tv. Ho poi già pubblicato un primo esperimento di pranzo su Skype sul mio Friendfeed e buona regola sarebbe non ripetersi. Ma non ci riesco proprio. Sarò ingenuo e banale ma infilarmi in una cena regolare di famiglia, con tanto di litigi fra i ragazzi, discussioni sulle porzioni di dolce e sbuffamenti su quello che si doveva fare e non si è fatto mi riempie di gioia. Farlo stando a svariati chilometri di distanza , impossibilitato a raggiungere la maison anche se avessi a disposizione l'elicottero del berlusca, mi rende addirittura dolce quello che di solito, sempre a dire il vero, mi fa imbestialire. Una sola domanda mi è restata appesa visto che hanno chiuso il collegamento prima della fine. Chi avrà sparecchiato? Achille sarà fuggito in bagno come tutte le sere? Elena avrà abbandonato Ercole a leccarsi le briciole restate sulla tavola?

venerdì 25 settembre 2009

Travestimenti improbabili
















Certo che questa foto è la dimostrazione che non basta il taglio a zero ed il cappello da fuciliere di marina per somigliare al colonnello Kurtz. Neppure la pari pinguedine aiuta ad avvicinarsi al Marlon di Apocalypse Now. Sarà il mento non propriamente pronunciato e volitivo?

giovedì 24 settembre 2009

Dorina, Marino e i democratici.

Nessun commento ulteriore merita la gentile Dorina Bianchi che afferma: " questo non è il partito democratico che mi immaginavo".
Effettivamente su questo argomento abbiamo la stessa opinione anche se le motivazioni sono diametralmente opposte.
Solo due piccole considerazioni. La prima è che il mio è il parere di chi, per mille motivi che giuro preferirei non avere, sa bene di cosa si parla quando si discute di trattamenti sanitari obbligatori e di diritti individuali di scelta. Un specie di testimone diretto, insomma. Il secondo è che io credo di far parte semplicemente di quella parte di cittadini votanti che fa la differenza fra vincere o perdere le elezioni. Di quelli assolutamente non interessati a rappresentare ma banalissimamente ad essere rappresentai. Ma da qualcuno che la pensi come me e non semplicemente da qualcuno che per comprensibili ma non condivisibili motivi dice di far parte del mio stesso partito. Le Dorine, le Binetti, i Rutelli, appunto.
Ultima considerazione. Si dice che Marino non possa essere considerato un possibile candidato come segretario di un grande partito perchè si occupa solo di testamento biologico e di diritti. Onestamente a me pare invece l'unica base di partenza credibile per chi voglia rappresentare una società matura che cerca la promozione dei propri diritti e dei propri meriti. Individuali o collettivi che siano. Dall'altra parte, altrimenti, destra o sinistra in fondo si somigliano troppo. Impegnate nella difesa di uno "status quo" fatto di protezioni e riserve di potere. E non è che quelle gestite dalla sinistra siano migliori. Non giudico l'occupazione del potere da parte della politica e la distruzione del territorio in base a chi sono i soggetti che ne sono protagonisti. Che siano Coop edificatrici o società a partecipazione pubblica in cui riciclare funzionari e ex dirigenti di partito per me pari sono. Anzi. Se questo è il gioco meglio la destra. Lo sanno far meglio. In fondo i conflitti di interessi sono tanti. Forse per questo non è mai stato risolto neppure il più evidente.

lunedì 7 settembre 2009

Cena sulla spiaggia

L'anima della festa


Una piccolissima testimonianza. La foto della cena sulla spiaggia viene giusto dopo questa che dovrebbe esssere chiamata "aperitivo alcolico". De resto a Topinetti, complice il fresco serale, ottimi drink and cocktails. In primo piano Riccardo, appannato, forse nell'occasione o nello scatto, ma vivacissimo organizzatore della cena e di tutte le occasioni conviviali dell'estate elbana. Sullo sfondo, gruppetti, dei prossimi commensali. I ragazzi già si stanno allontanando. e presto non si vedranno più. Via sugli scogli. Come tutti i ragazzi del mondo credo. Noi, come tutti i genitori del mondo, credo, ci siamo molto incazzati quando a buio pesto e impepata di cozze sul tavolo ci siamo accorti della loro assenza e siamo stati costretti ad andare a recuperarli. Faticosamente e molto meno agili di loro. Della cena, nulla di chi a dire il vero, in un prossimo momento di ispirazione. Per Riccardo solo un immenso apprezzatissimo grazie.

Cristina

Antonella, mia sorella

Susanna

Spiedini

Riccardo e le stelle di San Lorenzo

Riccardo e il mare

A cena con Vezio

Il bar Roma

Topinetti leggermente alcolica

Ma che bravi ragazzi


E' incredibile vedere come si comportano i miei figli in pubblico o in quelle che comunque sono considerate occasioni sociali. Modelli di buona creanza educazione e simpatia. Elena arriva pure a partecipare a qualche accenno di conversazione e lancia timidi sorrisi. Francamente riconosco lo stesso stampo di quelli, obbligati, di quando andavo sempre all'Elba e più o meno alla sua età. a trovare le "zie". Da riconoscere che la parte veramente dura, che ai giovani d'oggi è risparmiata, era quella dei baci. Ricordo con terrore quando mia nonna mi portava a trovare la sua amica America. Era convinto che fosse lebrosa. Idiozie da ragazzi, ovvio, ma lo schifo era immenso. Achille invece è naturalmente socievole. Simpatico. Talmente convinto di essere bello che emana una piacevole aura di salute e sfrontatezza. Cosa che, per ora almeno, lo fa diventare rapidamente il cocco di tutti.
Qui ritratti a cena, al Castagno, a casa di nonna Pina, delle zie e dei genitori di Costanza, Lucia, Giovanni, More e Nela anfitrioni a dir poco generosi. I due pargoli, in foto con Alessandro.
Della grigliata e di qualt'altro riguarda la serata in un prossimo post.

Il Castagno

Buc's family

Lucia

Alessandro Valmori

Viaggio con prole



Topinetti: pranzo con caffè e lettura


E con questo vediamo come, cosa e quanto riportare del mio mese vacanziero. Va detto per meglio comprendere che il periodo va, anche interpretato, come una preparazione alla successiva battaglia. Attualmente in corso. Le foto sono state rigorosamente fatte con il mio iPhone. Rinunciando certo a qualunque aiuto elettronico per la qualità delle immagini a favore del ritrovato valore dell'istantanea, che meglio si adattava all'originale intenzione d'uso. Che ora finalmente si sviluppa.
Piccolo avviso: nessuna sequenza. Preferisco commentare le sensazioni che, come ovvio, non seguono necessariamente il filo temporale. Comincio quindi da questa immagine. A pochi chilometri da Cavo verso Rio si trova Topinetti. Una spiaggetta di sassi e sabbia grossolana, polverosa, nera dei residui delle miniere, fino a quest'anno abbandonata a se stessa e agli inevitabili rifiuti che i vacanzieri lasciano contando sulla certezza di non ripassare dai luoghi dei loro misfatti. Sorpresa qualcosa si muove anche all'Elba. La foto testimonia del mio primo pranzo solitario e felice in riva al mare. Del luogo e delle persone che lo animano parlero, credo, in seguito. Il libro non è ancora stato letto. Lo confeso.

Breve riassunto delle puntate precedenti

Un mese senza scrivere nulla. Mica è un obbligo. Se non hai nulla da dire meglio tacere. Nulla di male. O almeno così viene da pensare all'inizio. Poi l'incapacità di scrivere e di rappresentarsi diventa cronica. Semplice pigrizia? Peggio: carestia comunicativa? Occorre porre rimedio. Il più rapidamente possibile. So di rischiare, altrimenti, una gravissima malattia che rasenta l'autismo culturale. Dopo c'è solo la misoginia assoluta. A quel punto non ci può essere invenzione sociale che conti. Il fatto è che non so proprio come evitare la deriva che rende ogni giorno più difficile rimettere mano al blog. Ogni ritardo genera attesa e alza le aspetattive. Quelle dell'autore, almeno. E allora come riprendere? Come dire qualcosa di così tanto interessante per cui sia valsa la pena aspettare a scrivere? Quale "post" per riavviare credibilmente il meccanismo? Non c'è argomento che regga. Impossibile. Credo. Ci rinuncio. Forse, semplicemente, con una piccolissima cronaca del mese d'agosto? Facendosi aiutare dalle istantanee fatte con il nuovo telefonino? Un riassuntino per immagini. Vediamo se aiuta a colmare lo spazio temporale ed il peso delle parole mancate. Di meglio non so fare. Non servirà che a me, probabilmente. A recuperare e ricercare equilibri di questi tempi assai carenti. Del resto a chi altro dovrebbe servire un blog se non al suo autore?

Istruzioni per il lettore: prima metto le pic. Poi, a patto che rispunti l'ispirazione, le commento. Forse.