collina, comune di Montespertoli, località Anselmo. Toscana.
Un Blog assolutamente personale, senza genere e modo.

giovedì 26 febbraio 2009

Orrido Bassolino 2

Oggi il sito internet di Antonio Bassolino non risponde. Forse in un sussulto di dignità si è dimesso dalla rete. Provo a farlo apparire da una mezz'oretta ma nulla. Non ne vuole sapere di aprirsi. Mi resterà la curiosità di vedere cosa era accaduto al mio commento di ieri. Non mi pare un dramma: rinuncerò ad apparire insieme alla fondamentale intervista di Klaus Davi al governatorissimo della Campania.

mercoledì 25 febbraio 2009

Orrido Bassolino

Capita raramete di aprire il giornale la mattina, ieri Repubblica, e trovare una intervista a persona precendemente a me sconosciuta ( si, lo so è una mancanza mia, Giuseppe Civati l'avrei dovuto comunque conoscere ) ed travarsi completamente d'accrdo con i coteuti e fin'anco i toni di quello che viene detto.
Tra le altre cose Giuseppe cita il danno immenso che certe politiche, che non possono che essere definite clientelari, certe rendite di posizione, certe storie personali, un tempo anche degne, hanno portato e portano alla causa di chiede e crede nel cambiamento.
Giuseppe porta ad esempio Bassolino e quello che è accaduto a Napoli e in Campania.
Mi aspettavo un digntoso sienzio della controparte. In piccolo pudore. La voglia di restare sotto traccia. Di non amplificare il danno. Niente di più illusorio. Stamani apro Repubblica e trovo la replica dell'ineffabile governatore della Campania. Vado a leggere il suo blog, con seguito di commenti, ovviamete schierati, osannanti. Degni di un franceschiello quasiasi. Chi sa se anche con me , che non vengo da Monza, che ho un padre di San Giovanni a Teduccio, si risolve la questione con un semplice Sud contro Nord.
Ovviamente posto questo mio anche sul blog di Bassolino. Sai mai.

sabato 21 febbraio 2009

Il contropiede di Franceschini

Avrei certamente preferito le primarie. Visto su Sky il dibattito e sopratutto le votazioni, nemmeno nell'aula magna dell'università si votava in questo modo ridicolo, mi sono reso conto che era tutto già scontato. Apparti. Certo dopo aver sentito l'intervento di Dario Francescini un solo immediato commento: come trasformare un debolezza in una straordianaria forza.
Candidato per scelta obbligata, reggente appunto, messo lì per lasciare il tempo agli apparati di prepararsi allo scontro vero, essendo l'unica scelta dell'oggi e non avevendo nulla da chiedere per il dopo, prova a sparigliare tutto. Lui ci prova. Potrebbe non essere male questo ferrarese e spiegherebbe anche come le dimissioni di Veltroni potrebbero non essere semplicemente un modo di tirarsi fuori personalmente.
Un nota al margine. Parisi che si presenta come candidato segretario alternativo sapendo di non avere alcuna speranza, che parla davanti ad una sala vuota, è la democrazia vera. I PD che hanno votato (quanti vivono con i soldi della politica, dipendenti di qualche ente locale, funzionari, sindacalisti ?) che se ne vanno a mangiare il panino e lasciano vuota la sala sono la dichiarazione di senescenza del PD.

mercoledì 18 febbraio 2009

PD e Lemmings: "less is more"!

Ho letto da qualche parte, Corriere o Repubblica non ricordo bene, il paragone fra quello che succede nel PD e la favoletta-gioco Lemmings. Per chi non se la ricordasse era, famosa per Amiga ma poi disponibile per tutti i sistemi, basata sull'idea secondo cui il lemmings, nei periodi di carestia si ucciderebbero gettandosi in massa da un dirupo. Nel gioco, per andare avanti, serviva che qualcuno, almeno qualcuno, si salvasse.
L'associazione fra gioco e PD, molto calzante, è centrata sulla idea di autodistrizione che, in effetti, regna sovrana. Ora restando assolutamente convinto che non ci si possa rassegnare all'idiozia, anche se si è certi di battere la testa contro ad un muro, mi viene in mente che potrebbe essere il momento, in completa controtendenza, di dire la propria opinione e di associarsi. Impegnarsi insomma. Militare, come si diceva un tempo. Certo partendo da un minimo di base omogene che altrimenti il solo collante è il potere personale e di gruppo. Ed allora ti trovi con la Binetti, Rutelli e D'Alema e non sai nemmenpo come ci sei capitato. Omogenei, non sovietici. D'accordo mica su tutto, alcune diciamo massimo dieci cose fondamentali come per esempio la laicità dello stato, una giustizia non persecutoria ma certa, il diritto di opinione e di accesso all'informazione, la lotta ai monopoli come diritto basilar per fare impresa, il rifiuto della violenza nei rapporti fra persone e stati, l'alleggerimento della burocrazioa e degli apparati statali e para statali. Mica solo queste. E neppure perforza queste. Ma poche cose essenziali ma capaci di discriminare e mostrare agli altri un proprio ideale e semplice modello di progresso. Sarebbe bello di applicare il principio Less is More anche alla politica e pensare ad un PD 2.0
Ho impressione che non sarà il tempo necessario a costruirlo a mancare.

domenica 15 febbraio 2009

La cioccolata di Costanza.

Ottimo dolce alla cioccolata. Adoro gli ospiti che, invitati a pranzo, si fanno accompagnare dai propri manicaretti. In questo caso, oggi, Costanza si è presentata con un suo nuovo esperimento. Cosa già notevole in se. Di più visto che andava a coprire una grave mancanza del menù che non prevedeva il dolce. L'avrebbe previsto se fosse stato un pranzo normale. Invitando a pranzo Costanza se ne può fare a meno ed essere certi di non sbagliarsi. Anche per lei era un esperimento: idea geniale di un dolce a base di cioccolata, come tanti, la cui particolarità doveva essere un cuore di cioccolata fusa immersa in una solida mono porzione racchiusa in una crosta friabile e croccante. Ricetta di per se semplice. Il segreto porre gli stampini nel congelatore per due o tre ore prima di metterli in forno alla termperatura massima, almeno 200 gradi. Un vero e proprio shock termico utile a cuocere perfettamente la parte esterna e a lasciare morbido e fuso il cuore del dolcetto. Tempo di cottura 15 minuti. Componenti dell'impasto per sei porzioni: 200 grammi di cioccolato fondente amaro. Costanza sottolinea che più amaro è meglio viene. 200 grammi di burro. 100 grammi di zucchero extra fine. 50 grammi di farina e 3 uova. Tuorli più zucchero mescolati ed uniti alla chiara montata a neve. Mescolare il tutto, ben amalgamato, porre negli stampini. Fatto. Se ci aggiungete, a lato, una crema profumata a base di pere sentite suonare le campane dell'unico paradiso in cui vale la pena di credere. Sopratutto di questi tempi.

venerdì 13 febbraio 2009

Il mio testamento biologico.

Montespertoli, 13 febbraio 2009

Io sottoscritto Luigi Grimaldi, nato a Siena da Achille e Mariagrazia Mellini, il 23 dicembre 1952, nella pienezza delle mie facoltà fisiche e mentali, dispongo quanto segue.

Qualora fossi affetto:
da una malattia allo stadio terminale,
da una malattia o una lesione traumatica cerebrale invalidante e irreversibile,
da una malattia implicante l’uso permanente di macchine o altri sistemi artificiali e tale da impedirmi una normale vita di relazione,
non voglio più essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico.

Nelle predette ipotesi:
qualora io soffra gravemente dispongo che si provveda ad opportuno trattamento analgesico pur consapevole che possa affrettare la fine della mia esistenza;
qualora non fossi più in grado di assumere cibo o bevande, rifiuto di essere sottoposto a idratazione o alimentazione artificiale;

Sempre nelle predette ipotesi:
Rifiuto qualsiasi forma di continuazione dell’esistenza dipendente da macchine.

Detto inoltre le seguenti disposizioni:
non richiedo alcuna assistenza religiosa;
dispongo che il mio corpo sia sottoposto a cremazione;
che le mie ceneri seguano quelle di mio padre.

Lo scopo principale di questo mio documento è di salvaguardare la dignità della mia persona, riaffermando il mio diritto di scegliere fra le diverse possibilità di cura disponibili ed eventualmente anche rifiutarle tutte, diritto che deve essere garantito anche quando avessi perduto la mia possibilità di esprimermi in merito.
E questo al fine di evitare l’applicazione di terapie che non avessero altro scopo di prolungare la mia esistenza in uno stato vegetativo o incosciente e di ritardare il sopravvenire della morte.

Scrivo e pubblico questo testamento biologico perchè nessuno persona, ente, stato o religione possa arrogarsi il diritto di disporre di me come se fossi cosa sua.

Luigi Grimaldi


Grazie a Marco Cattaneo di cui ho quasi integralmente seguito lo schema

mercoledì 11 febbraio 2009

Lavorare non stanca


Non ho mai scritto un post che trattasse cose che avevano a che fare con il mio lavoro. Non è volontà di non mescolare. Pur sapendo che è cosa giusta ho solo avuto, sempre, difficoltà a trattare nello stesso modo "personale e politico". Questa volta voglio fare una eccezione. Che poi tanto eccezione non è visto che parlo del piacere di lavorare e non del lavoro in se stesso. Bene, facendola breve da ieri ho due nuovi soci. La società che Marco ed io abbiamo fondato si è allargata includendo Daimon. Non dico nulla di quanto sia bella e innovativa Daimon: non avrei imparato nulla degli insegnamenti di Mafe e di Vanz sul non parlare bene di se stessi e delle proprie scelte. Imparare non è mai facile ma ci provo, almeno. Ed allora mi limito a dire che mi sento bene. Felice di questi nuovi compagni di viaggio con cui discutere appassionatamente. Continuo ad essere contento di quello che faccio e delle persone con cui lo faccio. Di più. Fatto così il lavoro, se pure non ci si possa esimere di passare, trattenendo il fiato, fra notai , commercialisti e avvocati , può "stressare" ma certo non stanca.

lunedì 9 febbraio 2009

Un sorriso in silenzio





















Non servono parole. Un abbraccio in mezzo a milioni di altri abbracci. Hai combattuto anche per la mia libertà.

sabato 7 febbraio 2009

Incompatibile per sempre

"Pur rammaricati e preoccupati per il conflitto istituzionale in atto, considerata la situazione di reale emergenza ed urgenza ed in attesa di una piu' completa legiferazione da elaborare in sede parlamentare, ci dichiariamo favorevoli ad un Disegno di Legge urgente che salvi Eluana Englaro dalla morte per fame e per sete e ritorni a sancire da parte dello Stato la vita quale bene indisponibile". Lo dichiarano in una nota congiunta, i parlamentari 'teodem' del Pd, Emanuela Baio, Paola Binetti, Luigi Bobba, Marco Calgaro.
Che ribrezzo. Farò campagna contro fino a quando i queste persone saranno nel PD.

Napolitano

Attaccati alla giacchetta dei grandi vecchi. Altro non ci rimane. Dico grazie, una volta di più, a Giorgio Napolitano. Grazie al coraggio di non firmare. Grazie di saper resistere alla canea. Grazie di aver dato un senso al voto che ho dato. Grazie al vecchio "migliorista" saggio e moralmente retto. Per la stessa ragione, nello stesso momento, cresce l'assoluta certezza che non potro mai più, per nessuna ragione votare o stare dalla stessa parte di una Binetti. Per la stessa ragione monta lo schifo assoluto per chi, fino a pochi giorni fa, diceva che questi sono temi privati, su cui il PD non doveva prendere una posizione politica. Homeless? Piuttosto che nella casa sbagliata, si.

giovedì 5 febbraio 2009

La nausea e la rabbia. Nesun Obama per noi.


Non ho voglia di scrivere in questo periodo. Le cose che mi passano per la testa me le tengo volentieri per me. Credo sia naturale. Fare un blog non è un mestiere. Non per me, almeno. Ma stamani, la rabbia è troppa. Monta da giorni. Pochissime parole, allora, per esprimere la nausea che provo di fronte al montare di una disguastosa canea che non posso che chiamare clericale. In uno stato che somiglia sempre di più ad un regime confessionale. Liberticida. Cieco. Preconciliare. Komeinista. La vicenda di Eluana è solo la punta dell'iceberg. Ruini che chiama Letta. Berlusconi che prepara un decreto. Questo provoca la mia nausea. La rabbia, invece, è tutta dedicata ai silenzi della "cosiddetta" sinistra. Ai silenzi del Partito Democratico sempre più condizionato dai democristiani. Alla totale assenza di una risposta della società civile. Mi domando quando e quanto starnazzeranno le "donne" di sinistra quando lo strapotere del vaticano arriverà alla 184 e quanto quando si ridiscuterà di sacralità del matrimonio. La rabbia per il silenzio dei Blog. Tutti pronti ad insorgere per una legge che controlli internet. Tutti in silenzio, non li riguarda, per le leggi che vogliono controllare il diritto di ognuno di scegliersi la vita da fare e la morte da non subire. La potenza della rete al servizio di qualche micro diritto, marginale come l'economia di internet in Italia, ma del tutto incapace di alzare anche solo un vagito quando il potere muove sul serio le proprie pedine. Nessun Obama per noi, non ce lo meritiamo.