collina, comune di Montespertoli, località Anselmo. Toscana.
Un Blog assolutamente personale, senza genere e modo.

mercoledì 29 ottobre 2008

Eppure mi doveva esser ovvio...


Piccolissima riflessione di nessuna importanza e di assoluta scarsa originalità. Una volta pensata e esplicitata.
Cosa rende così palesemente diversi le ragazze e i ragazzi che in questi giorni si muovono per le strade ed animano le piazze delle città protestando contro la Gelmini? Quelli che stiamo scoprendo come un gruppo generazionale originale e diverso da quelli che l'hanno preceduto? Quelli che non rinunciano a nulla ma senza asprezze eccesive, anzi, con la sicurezza che deriva dalla piena consapevolezza di esercitare i propri diritti? Parlo dei poco più che adolescenti dai quindici ai diciasette, quelli che occupano senza smettere di studiare e si portano da casa, per la notte, il cuscino e la dichiarzione del papà. Ragazze e ragazzi così palesemente sociali e così incredibilmente capaci di comunicare fra se e con gli altri. Osservo dal vivo, in posizione privilegiata, da genitore tanto interessato quanto ininfluente. Vedo che dalla vita di mia figlia e del suo gruppetto di amiche quindicenni è sparita, completamente o quasi, la TV, il telefilm, la soap. Resiste SKY per qualche bel film e per, non l'avrei creduto ma è così, per la Current TV di Al Gore. Il resto, il loro centro è internet. Blog, mess, facebook. Persone con cui si impara a comunicare anche senza averle mi viste. Persone da cui ci si impara a difendere. Capacità di leggere la realtà in modo autonomo, informazioni da discriminare.. Rapidamete. Scrivere. Rispondere. Una palestra che nemmeno cinque anni di collettivo degli studenti ... e poco spazio per i leaderini. Nessuno può interrompere la scrittura di un post o essere troppo aggressivo. Sanno anche a bannare.

domenica 26 ottobre 2008

Locanda di Palazzo Cicala, Genova

I genovesi mostrano con gli altri di non amare ne Genova ne tanto meno i propri concittadini. Direi che in questo sono veramente tirchi, come dovuto, come per confermare il più banale dei pregiudizi, tanto radicato quanto persistente. Mai sentito un amico genovese parlare bene di Genova, un campanilismo al contrario incomprensibile per un toscano. Tirati, parsimoniosi, ingenerosi, avidi. Ritengo che la parola più adatta sia proprio "avidi" di un affetto che invece sospetto potente e radicato. Segretamente tanto prezioso da essere pervicacemente negato e sottratto alla vista degli estranei come il vero tesoro nascosto da conservare gelosamente. Io al contrario trovo Genova magnifica, per quel che conosco, per lo spazio fatto di strettissimi caruggi che si aprono in magnifiche piazze cinquecentesce e cattedrali medievali; saliscendi collinari con viste improvvise su tetti e giardini; labirinti di voci che sbucano improvvisamente al mare, un mare ormai elegante, certo cittadino, ma quasi turistico. Così come trovo eleganti e magnifiche le case ottocentesce di collina che a seconda di quale facciata si scelga di penetrare ci si trova a piano terra o al sesto piano. Vero che conosco poco e niente dell'altra Genova, quella che si intravede sorvolandola con l'automobile su quella specie di toboga che qualcuno considera una autostrada e qualcun altro una tangenziale. Certe chilometriche facciate di palazzi uguali, gigantesche "villette" a schiera da dieci piani l'una mi spaventano. Di quella genova nulla so e nulla dico.
Resta il fatto che a me questa città piace tantissimo. Consiglio senza tema di smentita un ottimo punto di appoggio da utilizzare per stare in città. La Locanda di Palazzo Cicala. Mi limito a citarlo dicendo che è uno dei migliori Hotel de Charme che abbia conosciuto. Senza essere inutilmente pretenzioso riesce ad essere uno di quei posti che, pure facendo bene, benissimo la funzione dell'abergo, evitano di estraniarti, facendoti sentire in un luogo personale, senza gli specchi estranianti di quelle halls ovunque collocabili nel mondo. Oltre al corpo centrale in piazza San Lorenzo, stanze tutte diverse e ugualmente confortevoli, si può avere anche un appartamento più o meno grande nei dintorni, comunque nel raggio di pochi passi. Prezzi da buon albergo, da Jolly o Mercure. Qualità dieci volte superiore. Senzazione di stare in un luogo prezioso. Di cui essere effettivamente gelosamente protettivi. Quasi tirchi.

giovedì 23 ottobre 2008

Debut: Bolzaneto 2?


Qual'è il modello di comunicazione che sta dietro la conferenza stampa di Berlusconi e della Gelmini di oggi? L'obiettivo vero? Perchè innescare una escalation di drammatizzazione dopo che la stessa ministro aveva innaugurato un metodo sostanzialmente positivo di confronto andando in giro a raccontare il suo punto di vista? Condivisibile o meno che fossero quelle opinioni non posso non ricordare che pochi giorni fa, durante una contestazione la Gelmini stessa ha chiesto alla polizia di non identificare i suoi contestari. Un fatto. Ora invece si invoca l'ingresso delle forze dell'ordine nelle scuole ed il ritorno alla normalità forzata.
Non posso non pensare che questo cambio di passo sia pochissimo legato a quel che accade nelle scuole e moltissimo dovuto alla necessità di distrarre tutti noi da quello che accade in termini di governo e di economia. Certo non è dovuto alle intemperanze degli studenti. Certo non ad episodi di violenza avvenuti. Per esperienza diretta so che nella quasi totalità dei licei "occupare" non significa mai impedire a quelli che vogliono l'accesso alla lezione o impedire diritti. Mi sembra invece molto più vero dire che gli "occupanti" si stanno riprendendo con un po' di consapevolezza aggiuntiva quei diritti che, negli ultimi lungi anni, avevano tralasciato di esercitare o troppo delegato. "Questi ragazzi e le ragazze dei licei lo fanno dimostrando di avere a cuore la scuola, Molto di più dei loro predecessori. Molto di più di moltissimi dei loro insegnanti, che ho imparato a conoscere dal vivo, negli anni, seguendo il percorso dei miei due figli. Sono ragazzi gentili. Altro che "bulli". Vanno a occupare chiedendo la "giustificazione" dei genitori. Ed allora, tornando alla conferenza stampa ed alle minacce, alla forza ed alla pubblicità che è stata creata intorno alla questione non posso non temere che il "Debut" sia imminente. Un inizio di escalation di violenza. Abbastanza grande e grave da distrarre da quello che accade veramente, capace di ricompattare un fronte interno dei benpensanti scossi nel portafoglio. Auguri ragazzi, forza Elena occupa. Non ti darò consigli se non quello di evitare ogni "bastone", fionda, bottiglia, ogni servizio d'ordine più o meno militarizzato che ti dovessero proporre. Non ne hai bisogno ne tu ne i tuoi compagni. Sono certo che saprai fare quello che è giusto. Certamernte farai meglio di me e di noi.

sabato 18 ottobre 2008

Galleria Ognissanti, Padova

Mi hanno domandato cosa mai facesse mio padre per mettermi in difficoltà dalla finestra del bagno. Ipotesi alquanto grevi , boccaccesce, rumorose, escatologiche ecc ecc. Nulla di tutto ciò. Nessuna volgarità, molta ironia al vetriolo. Anche troppa per un ragazzino, forse, ma non sono morto ne ho rinunciato alle ragazze: evidentemente aveva ragione lui. Un solo episodio per spiegare il genere. Era estate, avevo conosciuto una ragazza più grande di un anno, le facevo la corte, ricambiato assiduamente, per un mesetto buono. Lei quinta ginnasio, amica di una amica. Come capitava alle ragazze degli anni sessanta magari, a quindici anni, ci si iniziava a truccare gli occhi, ma certo non si facevano altri interventi estetici a portata di ogni occhio genitoriale. Ecco che Fiorella, il nome della ragazza, patavina di adozione ma sicialinissima d'origine, bruna di carnagione e nerissima di capelli, sfoggiava una lieve ma evidente peluria sul labbro superiore. Papà, fin dalla prima volta che l'aveva vista l'aveva ribattezzata "baffella" operando una sostituzione di nome assoluta e mai dimenticata. Ecco, per tornare alla finestra del bagno, che come detto dava sulla terrazza che ospitava le festine, mio padre immancabilmente, appariva a brevi e ripetuti intervalli con una gigantesca confezione di schiuma da barba Squib in una mano ed un rasoio nell'altra. Ovviamente non faceva nulla per nasconderli o per nascondersi. Tutti pensavano che si riferisse a me. A qualche guaio combinato. Io sapevo a cosa si riferisse, così come lo sapevano le mie sorelle, più piccole ma sempre presenti, ed era peggio. Molto peggio.

lunedì 13 ottobre 2008

Today song


Una canzone che mi ricorda le "festine" in terrazza a Padova, prima liceo e mio papà che dalla finestra del bagno cercava in tutti i modi di imbarazzarmi.
Con dedica speciale a chi c'era e a chi mi ha raggiunto. Ed alle ragazze che sanno amare senza chiedere. Merce rara ma straordinaria.

domenica 12 ottobre 2008

Segni dei tempi

Perde terreno il petrolio, arrivando a toccare poco più di 80 dollari al barile il 10 ottobre. Un calo del 7,24% rispetto a ieri. A Londra il Brent cede il 7,73% a 76,27 usd/b. Alla stessa data il prezzo medio della benzina alla pompa era di € 1,402. Saranno anche le accise (ahah) ma se penso che un paio di mesi fa lo stesso barile costava poco meno di 150 dollari...

Forse occorre aggiornare anche i concetti di valore d'uso e di valore di scambio oltre a quello di auto rigenerazione delle regole del capitalismo.
Leggo Mario Draghi che dice, per la prima volta, che forse è il caso di rivedere il ruolo delle società di rating.
Funzionano esattamente come quelle di revisione e certificazione dei bilanci. Sono pagate da chi dovrebbero controllare. E se Moody's e Standard & Poor's vi paiono autorità lontane, se vi fanno pensare alle genuflessioni dei nostri governanti (tutti), provate a ricordate Andersen, Deloitte & Touche, Kpmg, Pricewaterhouse, Ernst & Young. Nomi che poi a casa nostra si possono leggere Pamalat, Cirio, Popolare di Lodi ecc..
Ho voglia di preoccuparmi un pizzico meno di crisi dei mercati e concentrarmi di più sul modello di Mac da comprare per sostituire la vecchia XP ciabatta che si è definitivamente rotta e non cedere a Vista. Se non è questo un segno dei tempi...

mercoledì 8 ottobre 2008

Osservatori inutilmente privilegiati


Posso ancora stupirmi. Ovvio che si. Ci sono cose che non conoscevo e che mi sorprendono. In tantissimi campi. Certo ci sono argomenti e situazioni in cui è più facile. O perchè sono territori meno frequentati o, al contrario, proprio perchè penso di saperne abbastanza. Se si tratta di pane e companatico è uno shock, ma capita.
Le opinioni delle persone, le rispetto, ma raramente mi fanno sussultare.
Per questo non posso non comunicare al mondo che, ieri sera, di fronte alla televisione, guardando Ballarò, durante una puntata per nulla allegra, incentrata su come la crisi della finanza si stia trasformando in crisi delle economie reali, ho strabuzzato gli occhi di stupore.
Ho sentito Paolo Mieli dichiarare con grande tranquillità che il "capitalismo" si rigenera e si migliora dopo ogni crisi. Che, anzi, più la crisi è grave più la forza rigeneratrice è grande.
Non torno con la mente a qualche copartecipato lontanissimo salto (fisico) di barricate e non mi stupisco certo dei modernissimi salti ideologici.
E' che si pretenterebbe, da tanta intelligenza, qualche riflessione un poco più originale. Che so, magari gli stillemmi in voga al tempo del carbone e dell'acciaio potrebbero anche non essere più validi. Oggi. Avendo a disposizione un così privilegiato punto di osservazione si dovrebbe pur vedere. Ma a volte è più importante un personalissimo, tranquillo, angolo di visuale. Tout va très bien madame la Marquise, canta Ray Ventura.

venerdì 3 ottobre 2008

Uccellini scappati

Allora continuo con le ricettine di mamma: di quelle rapidissime e saporite come può ben testimoniare un mio recentissimo e speciale commensale.  L'occasione era di quelle in cui si doveva fare qualcosa di rapido, leggero, saporito e i cui ingredienti potessero essere trovati facilmente in un qualsiasi supermercato.
Ed ecco allora la ricetta: una vaschetta da 300grammi di carpaccio di manzo, di quelle che stanno in tutti i banchi carne frigo dei super. Una busta di pancetta stesa o copata, in ogni caso a fette già tagliate fini. Alcune foglie di salvia. Mezzo bicchiere di vino bianco e un cucchiaio di farina.  Sale pepe, uno spicchio d'aglio.
Esecuzione. Fare dei piccoli involtini con fetta di carpaccio, fetta di pancetta foglia di salvia, nell'ordine. Stecchino per chiudere grossolanamente. 
In due o tre cucchiai d'olio d'oliva mettere lo spicchio d'aglio, finemente tritato se se ne ama il sapore, intero, da togliere appena brunisce, se si vuole restare leggerini d'aglio.
Far saltare rapidamente i piccolissimi involtini non senza averli prima passati nella farina.
Appena sono dorati aggiungere sale pepe e  vino. Tappare. Fuoco altissimo. Il tutto non più di cinque minuti di cottura e una quindicina di preparazione, magari intervallando il confezionamnto dell'involtino con chiacchiere e vino Sauvignon del Collio, veramente ottimo, bevuto in spelendida compagnia.
Ah. Il perchè del nome della ricetta. Si chiamano "Uccellini scappati", perlappunto perchè di uccellini nn c'è traccia alcuna se no nella dimensione e  nel sapore.

Nissan 3

Di solito uso Avis. Purtroppo per loro offrono anche Micra e X Trail Nissan. Ho prenotato con Europcar. Mai più Nissan.

Nissan 2

La Nissan mi manda niente di meno che una risposta automatica..... 
Grazie per aver inviato la tua e-mail.
Terremo attentamente in considerazione la tua domanda e ti risponderemo al più presto.
Nissan Italia
L'officina mi richiama per dirmi che forse dopo 8 ore hanno capito cosa potrebbe essere ma che gli manca il "pontista" (sob!) e che se ne riparla lunedì. Chiamo l'autonoleggio. Criterio di scelta: se hanno Nissan nel parco auto che offrono a nolo riattacco il telefono.
Mai più Nissan!

Nissan Service? Solo il costo è a 4 stelle










Lo so... non dovrei usare così questo "nobile" blog! Ma sono troppo incazzato.

Ho la sventura di aver ancora una Nissan Primera!! Non è una cattiva macchina, anzi. Se non avessero smesso di produrla dopo pochi mesi che l'avevo acquistata ne avrei pure presa un'altra. Il Dramma è quello dell'assistenza. Un tempo fiore all'occhiello. Almeno mi sfogo!! Mail manadata al servizio clienti Nissan :) italy@nissan-services.eu

Gentili signori, leggo
DAL VOSTRO SITO UFFICIALE:
Domanda:
Le officine autorizzate Nissan sono affidabili quanto il servizio di assistenza delle Concessionarie?
Risposta:
Tutte le officine autorizzate Nissan rispettano gli standard di qualità Nissan, grazie ai quali appartengono alla Rete ufficiale Nissan. Di conseguenza la qualità del livello di servizio tra le officine delle concessionarie e le strutture autorizzate è analogo.
Assolutamente FALSO!!!!! Per una mera questione di vicinanza fisica mi sono rivolto alla Officina Nissan di Montelupo Fiorentino dopo essermi servita per anni di Brogi e Collitorti di Empoli che sempre mi avevano seguito perfettamente. L’auto, Nissan Primera station 1,9 TD, con garanzia estes, è stata portata a febbraio 2008 per un normale tagliando e per un intervento in garanzia. Da quel momento è stato un dramma ed un delirio. Non solo e non tanto dal punto di vista del servizio di officina vero e proprio. Anche, Tant’è che quell’intervento in garanzia, debitamente autorizzato da Nissan Italia, è stato effettivamente eseguito solo una settimana fa e solo ripeto SOLO perché in prossimità della scadenza della garanzia sono AUTONOMAMENTE andato a fare un nuovo tagliando e i “signori” si sono accorti che NON mi avevano messo in opera il pezzo e NON si erano ricordati di chiamarmi NONOSTANTE fossero passati MESI e quel pezzo fosse stato richiesto proprio per la mia auto, il mio guasto, grazie alla mia garanzia e grazie all’autorizzazione della casa madre. Ora dopo solo pochi giorni che mi è stata riconsegnata e avendo fatto non più di 150km l’auto è ancora guasta e presenta la stessa spia rossa accesa del turbo. In più i signori hanno preso la mia auto stamani mattina alle ore 9 promettendomi che mi avrebbero chiamato per dirmi cosa e quando si poteva intervenire e fino alle ore 16 non si erano fatti vivi. Chiamati da me hanno detto che non avevano potuto capire perché il computer diceva che era un errore generico. Ricordandomi di un precedente intervento di Brogi e Collitorti ho suggerito che potesse trattarsi banalmente di una candeletta del turbo: hanno risposto che in effetti era possibile ma non ci avevano pensato. Dovendo usare l’auto per lavoro e dovendo andare a Trieste ovviamente non posso rischiare. Ho dichiarato che se non fosse stato possibile avere l’auto in piena efficienza avrei noleggiato un mezzo. NON intendevo dire che mi aspettavo che loro o Nissan mi pagassero l’auto!!!!! Volevo solo saperlo per tempo anche per trovare le condizioni migliori.
Scandalosi loro ma anche Nissan che dichiara il falso sulla qualità equipollente delle officine autorizzate!! Oppure è vero ed allora c’è ancora di più di cui preoccuparsi per la qualità una volta eccellente del servizio post vendita Nissan.