Perchè domani voterò Marino l'ho già detto. Non vi angustio ulteriormente. Ma sia chiario lo faccio da "cittadino" non da "militante". Col mio voto, con le telefonate che sto facendo per convincere amici e conoscenti, con le mail che mando partecipo ad una battaglia politica. Votare alle primarie del PD per me, come per tanti, non è dare una delega al vincitore. Per questo, prima di tutto, il "lodo" Scalfari, mi ripugna e bene ha fatto Ignazio, anche in questo caso, a respingere l'offerta. Il perchè è semplice da dire. Sta, per esempio, nell'articolo di Roberto Saviano sulla camorra e i partiti, che ho recuperato leggendo il solito prezioso post di Civati. Tra le altre cose dice Saviano:
"Per la camorra - abbiamo detto - destra e sinistra non esistono. Il Pd dovrebbe chiedersi, ad esempio, come è possibile che in un solo pomeriggio a Napoli aderiscano in seimila. Chi sono tutti quei nuovi iscritti, chi li ha raccolti, chi li ha mandati a fare incetta di tessere? Da chi è formata la base di un partito che a Napoli e provincia conta circa 60.000 tesserati, 10.000 in provincia di Caserta, 12.000 in quella di Salerno, 6.000 ciascuno nelle restanti province di Avellino e Benevento? Chiedersi se è normale che il solo casertano abbia più iscritti dell'intera Lombardia, se non sia curioso che in alcuni comuni alle recenti elezioni provinciali, i voti effettivamente espressi in favore del partito erano inferiori al numero delle tessere. Perché la dirigenza del Pd non è intervenuta subito su questo scandalo?"
Domani andrò a votare per Ignazio Marino senza domandarmi quanti voti possa raccogliere. Sicuro che si tratta dell'unica cosa giusta da fare. Di questi tempi non è poco.
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