A caldo. Non è la prima e non sarà l'ultima. Certo deluso. Dei risultati, almeno fino a stamani mattina alle otto, sento solo che Bersani ha vinto con il 53%. Tutto il resto è vago. Decido di restare anche io sul vago ben sapendo che si possono vincere le primarie con i voti dei Bassolino e Loriero ma è ben difficile convincere il paese, a partire da quei quattro milioni di voti lasciati per strada, senza cui è impossibile vincere. Resto a guardare. Da Ignazio, da Civati, dagli altri mi aspetto qualcosa di più che una tiepida soddisfazione per aver ottenuto una percentuale dal 10 al 20. Sono fra quelli che si sono iscritti al PD per sostenere Marino. Non ho il dovere dell'ottimismo. Resto un libero e vigile puffo.
1 commento:
Non so se ha vinto Gargamella. Forse ha vinto il Grande Puffo, quello dalla barba bianca.
Come, già mi era capitato nel congresso di circolo, alle primarie ho trovato un partito vecchio.
Perfino io con le mie 36 primavere sembravo un giovincello in quella fila di ammirevoli, e rispettabilisimi, signori dell'età di mio papà che erano lì per votare.
Guarda Bonsarto, non ne faccio un dato "stupidamente" generazionale (e tu sei l'eccezione che conferma la regola ;). Credo semplicemente che il messaggio di Bersani fosse chiaro e interessante per quell' elettorato lì (credo in qualche misura sovapponibile agli iscritti alla CGIL).
Il problema è stato invece che Franceschini (per un verso) e Marino (per l'altro) non sono riusciti a parlare con la stessa efficacia a un elettorato, se non proprio giovanile, per lo meno trasversale (che poi dovrebbe essere l'obiettivo di un grande partito riformista).
Se Bersani (e D'Alema) sono intelligenti come dicono, si renderanno conto che bisogna guardare e migliorare lì, per candidarsi alla guida del paese.
Restano poi i dubbi sulle valutazioni tironfalistiche di Marino in queste ore, che - anche a me - lasciano un pò perplesso.
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