Un ovvio cordone ombelicale indispensabile: mail dopo mail, messaggio dopo messaggio. Giorno e notte. Irrinunciabile. del resto anche Obama aveva mosso il mondo pur di mantenere il suo.
L'assistenza BB, prontamente interpellata, mi ha detto che prima di venti giorni sarebbe stato impossibile anche solo immaginare di riavere l'oggettino in funzione. Panico totale. Nel frattempo passava il tempo ed io non avevo nemmeno un telefono qualsiasi, altro che push mail! Mi sono ricordato che avevo comprato, più di un anno fa, da Fnac a Milano un Motorola Motophone F3. Tempo di recuperarlo in fondo ad un cassetto e di svenire immediatamente. Mi ricordavo che era all'insegna del "less is more". Minimo minimo nelle dimensioni e nelle funzioni. Niente connessioni. Nessuna funzione aggiuntiva. Display monocromatico. Messaggi? Solo SMS di base non concatenati. Nessuna possibilità di mettere un auricolare. Ricordavo che era costato meno di 50 euro e che era progettato per le funzioni di base, si diceva per i paesi in via di sviluppo, ma accidenti cosa mai me ne potevo fare?
Mi sono detto che era impossibile aspettare e mi sono ripromesso di andare al più presto a comprare un nuovo Berry. Poi è passata una notte. Il giorno dopo partivo per Milano. Gioco forza aspettare. Mi sono detto che per tre giorni non sarei morto. Infatti. Già la mattina dopo emergevano dei pregi. Pregi dello strumento: leggerissimo, sottilissimo. Un apparato radio migliore del previsto. Una batteria infinita. Non riceve le mail. Side effect: la notte si dorme. Niente dirin drin o vibrazione. Ovvio anche il Barry si può spengere. Non conosco nessuno che lo fa. Una ossessione compulsiva. Tossica. Ma perso il BBerry ci si accorge che passa anche lo stress da assedio. Ho iniziato a riconsiderare il problema: che mi perdevo? Alla fine nulla. La capacità di operare in mobilità mi rimane garantita dalla chiavetta usb di Alice. Telefonare telefono. Anche meglio di prima. Gli SMS non concatenati mi obbligano a scrivere con la giusta sintesi. Twitter non fa lo stesso?
Non rinuncerò ad un cellulare adeguato. Solo che da questa vicenda ho imparato una cosa importante. Voglio che sia uno strumento che opera in base ad atti volontari. Personali. In quanto tali misurati con le mie necessità e con i miei tempi. Nulla che irrompa senza riguardo alcuno nella mia vita. Addio push mail. Per sempre.
L'assistenza BB, prontamente interpellata, mi ha detto che prima di venti giorni sarebbe stato impossibile anche solo immaginare di riavere l'oggettino in funzione. Panico totale. Nel frattempo passava il tempo ed io non avevo nemmeno un telefono qualsiasi, altro che push mail! Mi sono ricordato che avevo comprato, più di un anno fa, da Fnac a Milano un Motorola Motophone F3. Tempo di recuperarlo in fondo ad un cassetto e di svenire immediatamente. Mi ricordavo che era all'insegna del "less is more". Minimo minimo nelle dimensioni e nelle funzioni. Niente connessioni. Nessuna funzione aggiuntiva. Display monocromatico. Messaggi? Solo SMS di base non concatenati. Nessuna possibilità di mettere un auricolare. Ricordavo che era costato meno di 50 euro e che era progettato per le funzioni di base, si diceva per i paesi in via di sviluppo, ma accidenti cosa mai me ne potevo fare?
Mi sono detto che era impossibile aspettare e mi sono ripromesso di andare al più presto a comprare un nuovo Berry. Poi è passata una notte. Il giorno dopo partivo per Milano. Gioco forza aspettare. Mi sono detto che per tre giorni non sarei morto. Infatti. Già la mattina dopo emergevano dei pregi. Pregi dello strumento: leggerissimo, sottilissimo. Un apparato radio migliore del previsto. Una batteria infinita. Non riceve le mail. Side effect: la notte si dorme. Niente dirin drin o vibrazione. Ovvio anche il Barry si può spengere. Non conosco nessuno che lo fa. Una ossessione compulsiva. Tossica. Ma perso il BBerry ci si accorge che passa anche lo stress da assedio. Ho iniziato a riconsiderare il problema: che mi perdevo? Alla fine nulla. La capacità di operare in mobilità mi rimane garantita dalla chiavetta usb di Alice. Telefonare telefono. Anche meglio di prima. Gli SMS non concatenati mi obbligano a scrivere con la giusta sintesi. Twitter non fa lo stesso?
Non rinuncerò ad un cellulare adeguato. Solo che da questa vicenda ho imparato una cosa importante. Voglio che sia uno strumento che opera in base ad atti volontari. Personali. In quanto tali misurati con le mie necessità e con i miei tempi. Nulla che irrompa senza riguardo alcuno nella mia vita. Addio push mail. Per sempre.
5 commenti:
stessa sensazione quando il mio samsung ultima generazione ha smesso di funzionare.
stessa reazione, ho pescato dal cassetto un telefono con funzioni di base, costo 17 euro.
senso di liberazione.
ho ritirato qualche giorno fa il mio bel samsung e quando l'ho messo in funzione ho capito quanto in effetti mi è mancato.
Ora, però, ho il giusto distacco.
Paura di innamorarsi di nuovo.
Propio così Minu, sono ben certo che non potrò restare troppo a lungo con il Motophone minimo minimo. Fra qualche giorno tornerà il Berry o qualcosa d'altro. Magari uno dei nuovi iPhone. Ma da questa vicenda ho imparato due cose. La prima è che non bisogna rincorrere la tecnologia e farne un feticcio. La seconda più pratica e immediata è che, qualsiasi siano le caratteristiche del mio nuovo cellulare, non imposterò mai più la funzione push per la posta.
In medio stat virtus, dicevano gli antichi. le mail a casa o in ufficio.
Fuori chiamate o sms. Basta... e avanza
anche io!
quando mi hanno rubato il mio mega telefono mi sono sentita persa. E' durata una settimana poi ho tirato fuori, pensate un pò, un Nokia 3110.....
funziona ancora e che liberazione!
Non push no ma il fatto che su iPhone decido io quando e come scaricare la posta mi ha reso Felice sia a me che la famiglia. Non dico non push ma adesso le scarico una volta all'ora e la sera dico basta fino all' indomani o quando decido io! E nel week end bue bue mail solo facendo uno 0/1
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