Non sempre ci si conferma nell'idea di aver appoggiato la persona giusta. Spesso, anzi, in "politica" ci si rende conto che il macchiavellismo e l'italica concezione de "l'arte del possibile" ci preparano gigantesce disillusioni. Così non è, una volta di più, per Daniela. Solo questo mi piace dire in questo momemento.
Queste le parole di Daniela, postate stamani all'alba, su Facebook.
Alla fine, ho deciso di appoggiare la candidatura di Ignazio Marino a segretario del PD. Ho scelto, come sempre, sulla base di un ragionamento e di un moto dell’animo.
Il congresso del PD non è un concorso di idee, è un fatto di grande rilievo politico, che comunica al Paese intenzioni di fondo. E ognuno di noi deve chiedersi qual è la cosa più importante che il PD deve dire.
I candidati, che – come tutti giustamente dicono – sono persone di qualità indiscussa, si presentano con progetti in gran parte simili, ma hanno differenze che noi siamo chiamati ad apprezzare. Ci esprimiamo, in fondo, su questo. Ed io, che ho a cuore il rilancio del PD, voglio che non si perda in mille rivoli, e che comunichi una forte attenzione ai diritti sociali, alle libertà, all’eguaglianza. Votando al congresso per un candidato voglio dire questa cosa semplice, diretta, senza complesse mediazioni. Voglio che nel PD ci sia questa anima, e prima di tutto. Grazie a Ignazio Marino questo è possibile, e senza che ciò comporti negazione della qualità degli altri candidati. È una netta preferenza per il profilo ideale del PD.
Dicevo che ho scelto anche per un moto dell’animo. Ignazio Marino è proprio una bella persona. Dietro la sua candidatura molte persone comuni, personalità e amministratori che si danno da fare. Molta tensione etica. Parole semplici, senso dell’unità, concetti a me molto familiari: le persone, i diritti uguali, la laicità, il viaggio. Senso dell’apertura, programma in costruzione, voglia di ascoltare. Prima manifestazione di presentazione: stile sobrio, senso della serietà del passo fatto. Leader non infallibile, non onnipotente, ma con principi forti e saldi, un senso civico elevatissimo, una vita che è – da sola - un manifesto programmatico di coerenza.
In fondo, diciamo la verità: non sono io che ho scelto Marino, è Ignazio Marino che ha scelto me e tanti come me, inevitabilmente, inesorabilmente. E visto che ci ha scelto, non possiamo che ricambiarlo. Sostenendolo con tutte le nostre forze. E ringraziandolo per questo suo darsi ad un progetto aperto, positivo, originale. Lo sosterremo con spirito di unità, come è nata la sua candidatura, contro nessuno e per il PD.
Queste le parole di Daniela, postate stamani all'alba, su Facebook.
Alla fine, ho deciso di appoggiare la candidatura di Ignazio Marino a segretario del PD. Ho scelto, come sempre, sulla base di un ragionamento e di un moto dell’animo.
Il congresso del PD non è un concorso di idee, è un fatto di grande rilievo politico, che comunica al Paese intenzioni di fondo. E ognuno di noi deve chiedersi qual è la cosa più importante che il PD deve dire.
I candidati, che – come tutti giustamente dicono – sono persone di qualità indiscussa, si presentano con progetti in gran parte simili, ma hanno differenze che noi siamo chiamati ad apprezzare. Ci esprimiamo, in fondo, su questo. Ed io, che ho a cuore il rilancio del PD, voglio che non si perda in mille rivoli, e che comunichi una forte attenzione ai diritti sociali, alle libertà, all’eguaglianza. Votando al congresso per un candidato voglio dire questa cosa semplice, diretta, senza complesse mediazioni. Voglio che nel PD ci sia questa anima, e prima di tutto. Grazie a Ignazio Marino questo è possibile, e senza che ciò comporti negazione della qualità degli altri candidati. È una netta preferenza per il profilo ideale del PD.
Dicevo che ho scelto anche per un moto dell’animo. Ignazio Marino è proprio una bella persona. Dietro la sua candidatura molte persone comuni, personalità e amministratori che si danno da fare. Molta tensione etica. Parole semplici, senso dell’unità, concetti a me molto familiari: le persone, i diritti uguali, la laicità, il viaggio. Senso dell’apertura, programma in costruzione, voglia di ascoltare. Prima manifestazione di presentazione: stile sobrio, senso della serietà del passo fatto. Leader non infallibile, non onnipotente, ma con principi forti e saldi, un senso civico elevatissimo, una vita che è – da sola - un manifesto programmatico di coerenza.
In fondo, diciamo la verità: non sono io che ho scelto Marino, è Ignazio Marino che ha scelto me e tanti come me, inevitabilmente, inesorabilmente. E visto che ci ha scelto, non possiamo che ricambiarlo. Sostenendolo con tutte le nostre forze. E ringraziandolo per questo suo darsi ad un progetto aperto, positivo, originale. Lo sosterremo con spirito di unità, come è nata la sua candidatura, contro nessuno e per il PD.
Daniela Lastri
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