collina, comune di Montespertoli, località Anselmo. Toscana.
Un Blog assolutamente personale, senza genere e modo.

giovedì 10 luglio 2008

Sassi e sabbia

Devo a Francesco, che per altro mi ha raccontato la piccola parabola senza attribuirsene il merito creativo pur non sapendo citarmi la fonte originale, la soluzione definitiva e dirimente della questione "sabbia nelle mutande". Come detto in qualche post precedente con questa espressione si intende quella sensazione spiacevolissima, fastidiosa anche se non dolorosa, di disagio che a volte prende senza un preciso ed riconoscibile rapporto di causa effetto. Ecco il piccolo racconto.
Uno scenziato, ma potrebbe essere anche un semplice insegnante intelligente, mostra alla classe un grosso secchio di ferro stagnato. Dopo averlo riempito fino all'orlo di ciottoli di fiume domanda ai presenti: "... allora ditemi se secondo voi il secchio è pieno?" Gli alunni in coro, costatando che i sassi si accumulano ben oltre l'orlo, rispondono all'unisono positivamente. "Sbagliate..." dice l'insegnante mentre versa nel secchio una buona quantità di ghiaino fine. "E' forse pieno ora?" Gli scolari educati dall'esperienza precedente mormorano fra loro senza prendere una posizione chiara. "Infatti non è ancora pieno..." continua dalla cattedra lo scienziato versando contemporaneamente della sabbia fine che si sistema negli spazi lasciati liberi da sassetti e sassoni.
Dopo di che svuotato il secchio di tutto il suo contenuto dice "diverso sarebbe stato se avessimo agito al contrario, riempiendo il secchio subito di sabbia, certamente non sarebbe stato possibile metterci altro, ne sassetti ne ghiaia."
La morale è semplice i grossi sassi di fiume sono le cose importanti mentre la sabbia rappresenta la miriade di piccoli impegni quotidiani, di piccoli eventi, di banali incontri. Se rempiamo di sabbia il secchio del nostro tempo non avremo posto per le cose che ci interessano veramente. Proverò ad applicare la paraboletta. Hai visto mai che mi tolgo la "sabbia dalle mutande" una volta per tutte.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

questa è una storia veramente carina. Posso ricopiarla e metterla sul mio Blog?
Nikka

Anonimo ha detto...

altro che carina ..ed altro che banale storia... è una lezione di vita!

Anonimo ha detto...

:-) Conosco ancora un pezzetto di questa storia.
Dopo aver messo la sabbia, l'insegnante/scienziato/vecchio saggio (o che dir si voglia)... chiede se c'è ancora dello spazio.
Gli studenti, scettici, non sanno cosa dire.
L'insegnante prende una tazza di caffè e, con calma, la versa nel secchio. Il caffè bagna la sabbia e scivola lentamente all'interno.

Morale: per quanto tutto lo spazio sia/sembri occupato c'è sempre posto per una tazza di caffè (con un amico?).

A presto. Rimettiti in forze!!!
Sere