collina, comune di Montespertoli, località Anselmo. Toscana.
Un Blog assolutamente personale, senza genere e modo.

domenica 25 gennaio 2009

Linea di resistenza

Sono anni che non mi piace quello che mi vedo passare attorno. La sensazione che l'insipienza e la stupidità siano necessità di sopravvivenza prevalenti a cui adattarsi è forte. La linea di resistenza, che vedo adottata da tanti, è quella del giunco, dello sfilarsi il più possibile, del non fare resistenza. La speranza se non la convinzione è che facendo così si possa non restare troppo coinvolti e minimizzare elegantemente l'effetto negativo dei tempi. La questione è che questa attitudine a "lasciar passare" poi diventa abitudine di vita, modello di comportamento quotidiano. Si lascia passare con tollerante benevolenza anche l'opinionione di chi è favorevole alla tortura e a Guantanamo. E' un amico, un bravo ragazzo. Sono opinioni. Poi, che problema c'è, lui a casa sua io a casa mia...
Questa linea di resistenza somiglia sempre meno alla tolleranza e sempre di più all'acquiescenza. Credo sia proprio il caso di ricominciare a indignarsi e a litigare. Senza troppe cortesie.

5 commenti:

Pennellina ha detto...

Si bisogna tornare a difendere "il bene" con passione.
Certo che in un mondo come questo è un compito proprio difficile .....

Miranda ha detto...

Qualche giorno fa ho commentato il post, poi mi sono accorta che era saltato tutto (probl fi collegamento) e mi è mancata l'energia per riscriverlo. Mi è piaciuto molto come hai descritto un modo di sentire e di agire oggi così diffuso e così...snervante. Ne siamo vittime ogni giorno e il frutto è che pare proprio che chi si ribella chi ha il coraggio ancora di provare sdegno, di sperare di poter cambiare le cose è visto come il solito rompipxxxe...CHE NERVI!!!

Miranda ha detto...

OPS...NON FRUTTO...BRUTTO

il cuoco ha detto...

Come si puo cambiare? quelli della nostra eta si stanno rasssegnando o e magari con la scusa della saggezza che arriva con l'eta preferiscono lasciar correre (si nasce incendiari si muore pompieri) e invece quelli che crescono non vogliono certo cambiare un mondo dove i genitori saggi per farli star tranquilli gli danno tutto cio che chiedono e gli altri che si arrangino , e quei giovano poi che stanno acquisendo una coscienza non trovano una guida carimatica che gli sappia indicare una strada da percorrere per poter cambiare le cose. Ma dove sono finiti i Capanna , i Pannella degli anni 70 o i Berlinguer.. sE QUALCUNO CI ASCOILTA RIDATECELI INDIETRO COME ERANO ANNI FA.....
non sono un gran scrittore ma spero di aver reso l'idea Ciao
Il cuoco

Bonsarto, ha detto...

Grazie a voi. Grazie Nikka, grazie Miranda. Grazie a il Cuoco. Grazie e molta invidia.