Accompagnare Achille a vedere i quadri di terza media mi emozionava abbastanza. Io, al suo posto, non avevo tutta quella tranquilla, incoscente, sicurezza. Al contrario. Ricordo che la vista dei quadri per chi, come me, era sempre in bilico in qualche materia, era un momento da "farfalle nello stomaco". Dopo si stava ore, in capannelli, a commentare, addolcire, protestare. Mi è sembrato incredibile, anche per me che di rete vivo, vedere questi ragazzi andare ai quadri passandoci davanti non più di venti secondi e poi venire via. Alla domanda "ma non ne parlate insieme" la risposta è stata "certo, dopo, su messanger..."
Faccio dei micro sogni strani, brevissimi e spesso tormentati. Il caldo credo aiuti. Il più carino di queste notti merita di essere fissato. Viaggio con la nuova automobile. Tutta la famiglia a bordo. Sapore di lunga gita o di inizio delle vacanze estive. Strada provinciale, collinare, fresca, poteva essere quella delle colline metallifere che da Siena raggiunge il mare alle spalle di Campiglia. Insomma della serie "facciamo qualche chilometro in più ma usciamo dal traffico". Bosco. Dietro a un curvone uno smottamento ha creato una profonda voragine. Me ne accorgo in tempo e mi fermo a una ventina di metri, in piena sicurezza, con le quattro frecce. Una macchina che arriva dopo qualche minuto non vede ed ignora i segnali. Passa e sprofonda. Alessandra e Achille vanno a vedere cosa è accaduto. Elena ed io restiamo tranquilli seduti su una specie di coperta per i pic-nic al bordo del bosco. Mentre Achille segnala che agli occupanti della macchina precipitata non è successo nulla dal bosco esce una spledida lince grigia. Nonostante la mia agitazione tutto va con tranquillità e la lince si accomoda senza timore sui piedi di Elena, novella ammaestratrice di belve, come un enorme gattone.
Un blog è una microedizione. A volte un racconto. Spesso una forma di autopromozione personale. A volte, semplicemente, una moleskine su cui fissare pensieri e ricordi perchè non scappino via. Questo blog è, a mala pena, quest'ultima cosa. Recentementente ho pochi pensieri o, più probabilmente, mi scappano via così velocemente che non trovo nè il tempo nè la voglia di fissarli. Chiedo, a me stesso e a chi legge, venia. Ma non è un lavoro.
Un blog è una microedizione. A volte un racconto. Spesso una forma di autopromozione personale. A volte, semplicemente, una moleskine su cui fissare pensieri e ricordi perchè non scappino via. Questo blog è, a mala pena, quest'ultima cosa. Recentementente ho pochi pensieri o, più probabilmente, mi scappano via così velocemente che non trovo nè il tempo nè la voglia di fissarli. Chiedo, a me stesso e a chi legge, venia. Ma non è un lavoro.
1 commento:
Ricordo il terrore nei miei occhi quando fui davanti ai cartelloni di terza media. Allora non ero uno studente modello. Alle superiori, sapevo che avrei subito un torto e mandai mia madre a rendersene conto.
Emozioni forti, comunque.
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