Scopro, grazie Marco, Notti di Guardia. Lo vedo e lo leggo con l'occhio di chi, da sedici mesi sta dalla parte complementare di chi scrive in quel blog. Ho così avuto il tempo per scoprire due cose semplici. La prima è che ci sono luoghi, in Italia, in cui la sanità pubblica funziona. Bene. La Toscana è, per esperienza diretta e personale, uno di questi. Non certo l'unico. Ma sicuramente da qui non partono voli della speranza. Qualche volta atterrano. Dovrebbe essere normale. Proprio per questo motivo la seconda cosa è quella decisamente più importante. La qualità personale della stragrande maggioranza dei chi opera da medico o da infermiere è veramente notevole. La profesionalità, certo. Anche se dal mio punto di osservazione si misura male, a risultati. Che spesso non dipendono se non in parte dalle persone e ancora più spesso sono leggibilili solo attraverso la paranoia agra del paziente di buona cultura. Invece ho potuto toccare direttamente la disponibilità alla relazione corretta, non necessariamente dovuta, la rinuncia all'arroganza che pure sarebbe, nella circostanza semplice e obbligatoriamente sopportata. Non senza le ovvie eccezioni. Forse con meno pathos di quello che leggo in Notti di Guardia. Proprio per questo ancora più apprezzato e apprezzabile.
1 commento:
Ti ringrazio a nome di mia moglie, una di quelle che fa le guardie (ecco come ho scoperto il sito) e ci lascia anche il cuore, ti assicuro. Purtroppo non sono tutti così, come in tutte le categorie ci sono anche persone poco serie. Ma il problema più importante della nostra sanità è quello che dici tu. In certe ragioni non vengono nemmeno messi in condizioni di lavorare. I soldi vengono buttati in mille rivoli e, alla fine, magari mancano le strumentazioni e il personale.
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