Pare che fra il secondo e terzo mese di abbandono totale della sigaretta i grandi fumatori, patiscano un momento di crisi acuta. Mi sono state raccontate cose incredibili: semi paralisi degli arti, crisi di panico, tremori tali da costringere all'immediato blocco dell'auto sulla A1, regressioni all'età dell'adolescenza. Non mi potevo far mancare l'esperienza.
Così, verso le undici di stamattina, dopo abbondante colazione sono passato dal riflettere su come l'aria entri nei polmoni, alla esatta dinamica del respiro, a come si può governare ogni tosse per finire, poi, a misurare la mia capacità di ventilazione polmonare.
Da lì alla iper ventilazione reale il passo breve. Dalla iper ventilazione al panico ancora più breve. Quanto poi ci sia voluto per passare dal panico al bronco-spasmo e da quello al 118 non so dirlo. Certò è che per la prima volta nella mia vita mi sono trovato legato come un salame dentro una ambulanza ululante lanciata su e giù per le curve che dal Cavo portano a Portoferraio. Il panico ed il bronco-spasmo sono stati ridotti alla ragione da: 2 litri di soluzione fisiologica per endovena mista a cortisone e broncodilatatori, elettrocardiogramma, prelivo multiplo di sangue sia venoso che (GASP) arterioso, umiliazione del "pappagallo", sorriso di scherno del pur ottimo medico del pronto soccorso quando gli ho comunicato di essere stato uno che nei precedenti 27 anni si fumava 50 sigarette al giorno. A quel punto ogni egocentrismpo ipocondriaco è stato sopraffatto dalla consapevolezza di quanto sia misero il destino di un BPO cronico.
Comunque grazie:
alla valkiria volontaria della Misericordia di Cavo che ha preso in mano la situazione e ha convinto il centro operativo a far partire l'ambulanza anche senza medico; alla giovane volontaria della stessa ambulanza che fra Rio nell'Elba e PortoAzzurro ha fatto fermare tutto ed ha vomitato anche l'anima; all'infermiera quarantenne dai bellissimi e pronunciati zigomi che ha esordito dicendo "non mi travolga.... almeno non ora, aspetti di star meglio ... "; al medico arancion vestito, a quello di verde coperto, ed al più tradizionale camice bianco che mi hanno assistito in momenti diversi ma sempre sorridenti, competenti e professionali. Grazie alla Sanità toscana così diversa ed efficiente: fosse anche solo questo il motivo per continuar a votare a sinistra!
Verso le cinque del pomeriggio mi hanno dimesso e sono tornato al Cavo.
Mi raccontano tutti quelli che hanno vissuto una crisi da ex grande fumatore che l'unica soluzione per rimettere l'organismo in un luciferino equilibrio è riprendere a fumare.
Col cazzo! Ovvero ma ti pare che fatta tutta sta fatica butto a mare la possibilità di avere un bronco-spasmo...
Così, verso le undici di stamattina, dopo abbondante colazione sono passato dal riflettere su come l'aria entri nei polmoni, alla esatta dinamica del respiro, a come si può governare ogni tosse per finire, poi, a misurare la mia capacità di ventilazione polmonare.
Da lì alla iper ventilazione reale il passo breve. Dalla iper ventilazione al panico ancora più breve. Quanto poi ci sia voluto per passare dal panico al bronco-spasmo e da quello al 118 non so dirlo. Certò è che per la prima volta nella mia vita mi sono trovato legato come un salame dentro una ambulanza ululante lanciata su e giù per le curve che dal Cavo portano a Portoferraio. Il panico ed il bronco-spasmo sono stati ridotti alla ragione da: 2 litri di soluzione fisiologica per endovena mista a cortisone e broncodilatatori, elettrocardiogramma, prelivo multiplo di sangue sia venoso che (GASP) arterioso, umiliazione del "pappagallo", sorriso di scherno del pur ottimo medico del pronto soccorso quando gli ho comunicato di essere stato uno che nei precedenti 27 anni si fumava 50 sigarette al giorno. A quel punto ogni egocentrismpo ipocondriaco è stato sopraffatto dalla consapevolezza di quanto sia misero il destino di un BPO cronico.
Comunque grazie:
alla valkiria volontaria della Misericordia di Cavo che ha preso in mano la situazione e ha convinto il centro operativo a far partire l'ambulanza anche senza medico; alla giovane volontaria della stessa ambulanza che fra Rio nell'Elba e PortoAzzurro ha fatto fermare tutto ed ha vomitato anche l'anima; all'infermiera quarantenne dai bellissimi e pronunciati zigomi che ha esordito dicendo "non mi travolga.... almeno non ora, aspetti di star meglio ... "; al medico arancion vestito, a quello di verde coperto, ed al più tradizionale camice bianco che mi hanno assistito in momenti diversi ma sempre sorridenti, competenti e professionali. Grazie alla Sanità toscana così diversa ed efficiente: fosse anche solo questo il motivo per continuar a votare a sinistra!
Verso le cinque del pomeriggio mi hanno dimesso e sono tornato al Cavo.
Mi raccontano tutti quelli che hanno vissuto una crisi da ex grande fumatore che l'unica soluzione per rimettere l'organismo in un luciferino equilibrio è riprendere a fumare.
Col cazzo! Ovvero ma ti pare che fatta tutta sta fatica butto a mare la possibilità di avere un bronco-spasmo...
1 commento:
sei uno spasso!
credo sia per te una buona idea scrivere un libro, piccolo magari, quasi un bigino, sul dramma dell'ex grande fumatore ...
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