Bonsarto Blog

collina, comune di Montespertoli, località Anselmo. Toscana.
Un Blog assolutamente personale, senza genere e modo.

giovedì 28 ottobre 2010

21 anni









Leggo stamani su Repubblica di una nuova condanna a morte eseguita in Arizona. Il giornale riporta il fatto perchè pare che l'omicidio sia stato eseguito per mezzo di un anestetico prodotto da una ditta inglese che, ricadendo come tale sotto le regole e le leggi della UE, non poteva esportare quel farmaco per quello scopo. Io sono invece rimasto impressionato dall'ultimo paragrafo dell'articolino in questione che riportava oltre al nome del condannato, Jeffrey Landringan, anche la data della condanna: 1989. Insomma ventun anni passati ad aspettare di morire. La barbarie non ha veramente limite alcuno.

giovedì 14 ottobre 2010

Fine agosto






Fine della vacanza. Lunga: più di un mese di sole e mare. Erano decenni che non mi permettevo un lusso del genere. Ho aspettato che mi venisse quella sensazione di impazienza per la città ed il lavoro che, di solito, prende il sopravvento sulla pace e la noia dello scorrere del tempo da villeggiante. La sensazione è che avrei potuto aspettare almeno un altro mese senza soffrire nessuno dei disagi che prendono il nullafacente. Anzi la pigrizia, col suo torpore, avrebbe fatto da culla benefica alla mia scarsa voglia di tornare in città, a lavorare, correndo in su e giù per l'Italia a parlare di piattaforme tecnologiche e social media. Sarà per questo che mi sono dilungato per oltre un mese e mezzo a guardare foto delle vacanze e a scivere di cene e bagni di sole. La voglia ed il bisogno di mantenere almeno il retrogusto della vacanza e con questo la sensazione di star bene, di essere nuvamente in forma, di non dover più pensare, come negli ultimi tre anni alla malattia. Una consapevole operazione nostalgia che mi ha permesso di riatterrare con dolcezza nella casba della Bovisa e in mezzo alle tribolazioni milanesi. A chiudere questi post e la vacanza le foto delle sorelle e dei nipoti che mi hanno raggiunto all'Elba e che hanno allungato nel tepore di quello che era settembre i loro giorni di ristoro.

mercoledì 13 ottobre 2010

Capo Bianco

















Sa di bei ricordi, di anni giovanili. E' il mare in cui andavo, quando le vacanze erano di tre mesi, giugno ottobre. Di mio padre che mi insegnava a nuotare. Dello zio farmacista con la villa sul mare. Di scoperte. Di noi che andavamo, a piedi, sotto al sole, tutti i giorni da via Manganaro, Portoferraio, quasi un'ora di cammino. Contenti, in banda. Capo Bianco è ancora un bel posto a così tanti anni di distanza . Valeva la pena di tornare a dispetto degli anni e della paura di restarci male.

mercoledì 29 settembre 2010

25 agosto






I maschi subiscono fin da fanciulli eventi traumatici legati alla piccola proboscite carnosa che si portano appresso. Eventi capaci di condizionare una intera vita e di modificare il carattere più stabile. Difficile che un essere umano che non abbia a che fare con questa parte anatomica, una femmina insomma, possa comprendere fino in fondo ed immesimarsi con il peso che ci portiamo dietro noi poveri maschietti. (sob!)
Qui documentato uno di questi episodi terribili. Il povero Matteo si trova con il pipi incastrato nella retina delle mutandine da mare. Il sorridente bambino del primo scatto si trasforma e soffre fino a fuggire, una volta liberatosi dalla crudele ed inopinata tortura, lungo la spiaggia urlando la propria disperazione e inveendo contro il genere umano. Morale: gli uomini soffrono la loro condizione fin da piccoli. Morale secondaria: meglio usare i buoni e vecchi slip invece dei moderni costumi a calzoncino.

giovedì 23 settembre 2010

I sassi di Lucia






Poche volte ho conosciuto una persona creativa come Lucia. Legno, cartapesta, piccoli quadri. Una delle sue creazioni che più mi hanno impressionato, che non ho documentato ma che non posso non citare, è rappresenatto da una polena di cartapesta, costruita per coprire e nascondere lo scaldabagno di casa, capace di trasformare un ingresso domestico nella prua di una nave pirata. Qui una delle costruzioni di sassi, vere e proprie sculture, che prendevano forma la mattina con l'uso esclusivo di quanto si trovava nei dintorini. Erano costruzioni talmente belle e solide che qualche volta restavano intatte per giorni a ornare la spiaggia e a segnare la nostra porzione di battigia.

22 agosto






Di giorno, al mare, passo la prima ora a "controventare" l'ombrellone. Un sistema di corde posizionate in modo strategico ancorate a pesanti ciottoli trovati nelle immediate vicinanze. Il vero beneficio è proprio quello di eliminare i sassoni e avere un arenile più confortevole ma prende anche il gioco che trova l'apoteosi quano uno degli ombrelloni vicni, possibilmente di uno dei paffisti o dei aprenti stretti, prende il volo verso il mare. La sera invitati con Riccardo ( in foto) al Castagno da Lucia in foto), splendida cuoca e padrona di casa, che ci ha cucinato il pescato del giorno procurato da Giovanni. Sublime. Con noi Elena, anche lei in foto, anche se chiaramente sembra non gradire il mio sforzo documentario.

lunedì 20 settembre 2010

Passatelli


Domenica sera, disponendo di tempo e avendo molta uggia addosso, mi sono lanciato in un salvifico pomeriggio in cucina. Cucinando solo per me medesimo mi sono lasciato prendere dai desideri e dai ricordi e alla fine, fuori da ogni buona creanza, mi sono preparato due primi, peggio due primi "bagnati". Per quel che riguarda i desideri, visto il tempo inclemente, sono andato su una collaudata ed invernale vellutata di zucca mantovana con gamberoni al lardo di colonnata di cui ho (qui) già descritto la fattura. Per i ricordi non ho potuto fare a meno di preparare dei passatelli al limone che mi erano "restati nel naso" da alemno due anni dopo un passaggio al Cibreo. Non sapendo come farli ho cercato in rete. La soluzione migliore mi è stata fornita seguendo le tracce lasciate da Giulia su Inpausa ed arrivando al video di youtube dove mamma Iride mostra come si fanno i passatelli romagnoli. Uno spettacolo. Da far provare solo alle persone che si amano veramente.

sabato 18 settembre 2010

Elena






Ho una figlia bellissima con cui litigo spesso e duramente. Mi dicono che è una cosa normale fra un padre cinquantenne e una figlia diciasettenne. Sarà, ma non riesco a farmene una ragione.

venerdì 17 settembre 2010

20 agosto











Gli scogli di fronte alla spiaggia di Fetovaia sono difficili da raggiungere ma splendidamente piatti una volta raggiunto il limitare del mare. Non li frequentavo da anni visto che sono abbastanza distanti, almeno quaranta minuti di auto, dalla residenza a Cavo. Una delle cose che più mi hanno colpito e che, ovvio, ho trascurato di fotografare, è stata la piccola pietra, il sasso, appoggiata all'inizio dello stretto sentiero che dalla strada porta giù fino al mare, con inciso e colorato di bianco un nome e due date, nascita e morte, di un assiduo frequentatore di quegli scogli. La lapide, altro non era, è un oggetto che di solito mi disturba e mi annoia. In quel fuori contesto mi è sembrata un pensiero dolce e felice. La sera cena a Il Mare a Rio, dopo paziente attesa, nonostante la prenotazione, in gruppo guidati da Alberto e Costanza, magnifici e talmente in sintonia fra loro da pacificare e mettere d'accordo tutti quegli che circolano nelle loro vicinanze.

Civati il PD e l'anagrafe











Qualche volta la battaglia per il rinnovamento del Pd trova uno dei suoi argomenti fondamentali nella "questione" anagrafica. Non è difficile far notare che in una Italia bloccata a tutti i livelli la gerontocrazia imperversa. Ecco allora che D'Alema appella Renzi "giovanotto" e Civati lancia un post in cui fa notare la giovane età degli, allora, membri dell'Assemblea Costituente. L'argomento è sempre più stucchevole. Che dire del fatto che John Lennon ha cantato "Love me do" a 22 anni? Dov'è il Cohn-Bendit capace di contestare la Gelmini? Diciamo pure che mi basterebbe il ventiduenne Mario Capanna (in foto) della "Cattolica". Non sarà che per fare le cose importanti ci vogliono persone all'altezza del compito? Per favore troviamo argomenti migliori.

lunedì 13 settembre 2010

19 agosto
















In questa data si celebra Kety, rigorosamente con una sola "t", conduttrice del negozio "Pane e Dolci" sul lungomare del Cavo. Da Kety si va la mattina scendendo dalla cava al mare per prendere frati e bomboloni da somministrare ai ragazzi, grandi e piccoli che siano, delle Paffe per ben iniziare la giornata estiva. Sembra incredibile ma visto che d'agosto le ciambelle zuccherate sembrano contingentate si fa spesso a gara fra i vivandieri a scendere prima, presto, quando ancora sul banco del forno sono disponibili per fornire il proprio tavolo di queste prelibatezze a discapito della colazione del vicino. Inutile dire che al gara è con Riccardo. Inutile dire che la Kety ha con lui un rapporto particolare e privilegiato. Tanto da rifornirlo a gratis di cannoli alla crema. Eccolo in questa sequenza sorpreso fuori orarario, alle sei del pomeriggio, con le mani nel "sacco". Ma non era a dieta?

sabato 11 settembre 2010

Gino Strada e il voto










Pare che a Firenze, durante la manifestazione di Emercency, Gino Strada abbia dichiarato di non votare più da anni suscitando un certo scandalo nel palazzetto pieno di persone di buona volontà e di sinistra. Il fatto è che della militanza e del socialismo sopravvivono principalmente i sensi di colpa.

venerdì 10 settembre 2010

18 agosto






Se è mastrale alle Fornacelle se è scirocco meglio il mare del Frugoso. Eccoci allora sulla punta estrema dell'Elba che guarda Piombino. La giornata è limpida. Non so se è poi tuttoun pregio visto che dalla riva si vedono le ciminiere delle acciaierie come se fossero a portata di mano. La spiaggia è comunque bella . Elena ci guadagna anche un piccolo braccialetto d'argento e corallo. Fortunella.

17 agosto






Incontri ravvicinati. Le parole non servono, bastano le immagini a descrivere le intenzioni ed i fatti. Riccardo "avvicina" Alessandro. Il misfatto accade prima della cena organizzata da Ilaria e Jacopo per ricambiare della cena a cui erano stati invitati da Lucia e Cristina a sua volta organizzata la sera prima per ringraziare dell'invito a pranzo del mercoledì precedente di Luigi ... etc .. etc .. ;-)

La corte e i ragazzi






Il cortile di fronte al casone detto del geco, alle Paffe, è da generazioni il regno dei ragazzi. Quelli di oggi sono solo un po' più tecnologici e se ne stanno seduti, nello spazio fra la scala di cemento e la casa, chiacchierando contemporaneamente dal vivo ed on line.

16 agosto






Iniziano le sculture estemporanee di Lucia. I sassi della spiaggia o meglio quelli casualmente vicini alla postazione dell'artista vanno a comporre delle figure rese leggerissime dall'evidente instabile equilibrio nella sovrapposizione momentanea delle pietre. A questa prima espressione seguiranno figure sempre più complesse ed ardite. La sera festa di San Rocco, patrono di Rio Marina. Carico dei ragazzi (sette) incurante del rischio multa e viaggio nella notte. Se l'obiettivo ufficiale è quello dei fuochi di mezzanotte quello più urgente e pressante è rappresentato dalle bancarelle di dolci che stazionano all'ingresso del paese. Gea si mostra soddisfatta con le tasche piene di caramelle jelly dalle improbabili forme.

martedì 7 settembre 2010

15 agosto











La cena del 15 agosto è tradizione ormai assodata alle Paffe. Qui preparativi pomeridiani e cena serale. Lucia ha fatto come al solito la parte del leone in cucina preparando un cous cous di pesce incredibile. Dovrebbe proprio aprire un ristorante. Cinque stelle su due spaghi.
Inevitabili i ricordi. Per chi stava all'Elba per tutto il mese era obbligatorio non frequentare spiagge e marine affollate a ferragosto e inventarsi qualche occupazione alternativa. Da ragazzi ce ne partivamo da Portoferraio per andare a fare il pic nic sul monte Perone. Tutti gli anni una quindicina di auto di diversa età e fattura riempite di tutti i Mellini presenti sull'isola, residenti o turisti che fossero, partivano incolonnate per la gita di ferragosto. Io ero sempre ospite in qualche auto visto che mio padre in città usava sempre "l'auto di servizio" non ne aveva una di famiglia. Invidiavo la milleccento di zio Franco il farmacista ma capitavo sempre nella giardinetta di Mario o nella seicento di Mariangela. Sosta al Poggio per prendere l'acqua più buona che scende dal Capanne e via verso il bosco in alto, da dove si gode una bellissima vista dell'isola e del mare circostante. Il pic nic era pantagruelico. Il "ognuno porta qualcosa per tutti" si trasformava inevitabilmente in una gara fra le cuoche delle diverse famiglie. Il risultato erano teglie di pasta al forno, parmigiane di melanzane, polpettine in diverse fogge e maniere, timballi di riso, bracioline fritte e mille altre pietanze destinate a riempire la pancia dei mebri della grande, allargatissima, famiglia dei Mellini di Portoferraio. Il pomeriggio il silenzio del Perone si riempiva di rumori diversi. I ragazzi che giocavano a pallone, i genitori che si appisolavano sulle tovaglie bianche stese ormai libere da piatti e posate, le mamme che non avcevano diritto al riposo e si occupavano di rimettere tutto a posto in casse e cassette. Verso le cinque del pomeriggio si scendeva dal versante opposto, verso Pomonte, a fare i tuffi scivolando in mare sul muschio che copriva gli scogli a costo di rimetterci il costume.

sabato 4 settembre 2010

14 agosto






Decidere di andare a fare un giro al mercato di Porto Azzurro con Elena scatena le reazioni di un Giove adirato che inonda la zona di tuoni e fulmini. L'acquisto immediato di un ombrello non salva dal diluvio. I ragazzi prima si rifugiano a giocare in casa poi, passata la bufera, tornano all'aperto a giocare ad uno tutti insieme. (sigh!)

12 agosto





















Giornata piena. Al centro di tutto la festa serale organizzata da Flavia con l'aiuto determinante dei ragazzi delle Paffe che sono i veri ed indiscussi protagonisti della serata. Anche i "grandi, come si può ben constatare, si divertono non poco. Io per primo. ( Foto. Agf Elena)

Ricredersi su Renzi?









Caspita. Tocca ricredersi su Renzi? Non era lui quello delle telefonate con il Cioni? Quello che non voleva dare la cittadinanza onoraria di Firenze a Beppino Englaro? Che Civati lo sponsorizzi francamente non mi pare sufficiente. Così come mi pare altrettanto insufficiente per cambiare giudizio constatare che è sotto il tiro dei d'alema e dei bersani. Ognuno sceglie la sua strada per allargare il proprio spazio politico. Per ora stiamo a guardare.

giovedì 2 settembre 2010

11 agosto






Giornata tipo: partita a back gammon con Riccardo lo Sborgi, discussione in cui vengo regolarmente messo a tacere, con tutti i mezzi, leciti e non leciti, bagno al mare. Nell'ultima fotina, complice l'acqua, si nota l'incipiente calvizie che mi tormenta l'esistenza. Posso a campa' accussi! ( Foto. Agf Elena)

10 agosto






Si sono inventati una forma di intrattenimento veramente particolare. Le lanterne a forma di mongolfiera che vengono lanciate nella notte dal molo e dal lungomare sono contemporaneamente il biglietto e il protagonista dello spettacolo. Con dieci euro se ne compra una che poi viene accesa e lanciata, con tutte le altre, a mezzanotte. Decine e decine di luci si alzano e vanno a riempire il cielo, stelle cadenti al contrario, artificialmente create dalla fantasia di qualche d'uno di cui non conosco il nome ma che vorrei salutare e ringraziare. Nelle foto, oltre alle lanterne, Caterina, Susanna, Andrea, Alessandra. Elena fotografa visto che io, stremato dal sole (eheheheh) me ne sono restato a dormire. ( Foto. Agf Elena)

9 agosto






I ragazzi che girano intorno alle Paffe sono più di una decina. Si incontrano, si scontrano e poi fanno pace. La sera pare che celebrino riti consolatori a base di crepes alla nutella che vengono spacciate, dietro modesto pagamento, sul lungomare del Cavo. ( Foto. Agf Elena)

8 agosto






Torno alle Paffe per il terzo anno nonostante abbia notizie e conoscenza di posti con un mare migliore e con case più belle. Il merito della scelta reteirata va attribuito, esclusivamente, al piacere della compagnia. Il cappello alla Gengis Khan improvvisato dalle mani abili di Lucia trova motivazione esclusiva per la sorpresa del furto dell'ombrellone che i Valmori lasciano, da anni, regolarmente sulla spiaggia da inizio a fine vacanza. Il "fatto delittuoso" non modifica i piani serali: cena al ristorante, da soli , senza figli , di Alessandro e Lucia che approfittano del bebisitteraggio di Riccardo e Cristina.

7 agosto






Le giornate sono tutte piacevolmente noiose. cominciano con la passeggiata nel bosco sopra casa con Ercole per proseguire con il mare delle Fornacelle e il pomeriggio a domandarsi che fare per la sera. L'arrivo di Alberto e Costanza porta un sussulto di novità che anche Elena apprezza (sob!)

6 agosto






Gita nostalgia. Portoferraio, casa di nonna. Grigolo. Serata fuori a mangiar la pizza dai "napoletani". Sai mai perchè molti ristoratori si inventano nomi esotici per i loro locali, in questo caso "Mistral", per poi, inevitabilmente, beccarsi un nomignolo molto più prosaico e facile da digerire. La compagnia a cena è degna di un film di Bellocchio anni ottanta sul tema della incomunicabilità generazionale. Pizza ottima, prezzo onestissimo, dieci euro con la birra. Consigliabile.

mercoledì 1 settembre 2010

4 agosto






Achille e Marco vanno in fuga approfittando dei motorini che si sono portati sull'isola. Tornano da Cala Seregola dopo aver scoperto che oltrepassando gli ombrelloni si può arrivare alla base di una vecchia miniera dove non va nessuno e dove resti di ferro e zolfo colorano gli scogli ed il mare. Elena fotografa e documenta.

3 agosto






Si passa la sera bevendo rum, bianco e ambrato, prendendosi per i fondelli e giocando con l'iPhone. Bump e SoundHound la fanno da padrone. E' così che anche una persona seria come il Vamori si lascia andare e si trasforma ;)

31 luglio






Mare calmo e trasparente alle Fornacelle. Poche barche a vela, La Palmaiola sullo sfondo non sembra neppure distante.

Animali alle Paffe






Le Paffe sono una piccola frazione di Cavo. Un gruppo di abitazioni che originariamente facevano parte degli annessi di una miniera di calcare. Oggi sono case e casette immerse in un bosco di lecci e pini. Visto che gli umani frequentano il luogo ogni anno per pochissimi mesi restano il regno quasi incontrastato di animali ed insetti. Qui vive la rana smeraldina, quella in foto soggiorna fra le foglie di una pianta di fronte alla porta di casa, trova riparo e cibo il riccio comune e appare questo insetto a forma di stecco di cui nulla conosco. Un premio a chi mi sa dare ulteriori indicazioni. ( Foto. Agf Elena)