collina, comune di Montespertoli, località Anselmo. Toscana.
Un Blog assolutamente personale, senza genere e modo.

venerdì 25 giugno 2010

Ultima ratio: la preghiera

Non voglio certo addentrarmi in commenti di tipo tecnico calcistico per quel che riguarda la disfatta con disonore dell'italica nazionale di calcio. Vista anche io in televisione come tutti o quasi gli italiani. Non sono riuscito a emozionarmi. La cosa che mi ha davvero scandalizzato è stato il post gara con tutte le dichiarazioni di rito e i tanti capi cosparsi di cenere messi in mostra. "O pisce puzza da la capa..." Diceva, più o meno mio papà in uno dei suoi accenni di dialetto napoletano. Avrà pensato e voluto comunicare questo concetto Lippi quando ha detto che i giocatori erano mentalmente terrorizzati, inebetiti, incapaci di reagire. Io preferisco rifarmi alla tradizionale interpretazione del detto. La capa è la sua.

venerdì 18 giugno 2010

Louise al Galà

Ci sono pause in mezzo a giornate di lavoro che meritano di essere vissute. Quando capitano lasciano addosso una sensazione positiva che, per qualche giorno, giustificano un bel sorriso come quello che io mi porto da martedì notte. Diciamo pure che un Galà in mezzo ad un convegno avrebbe potuto anche rappresentare un mattone inenarrabile di impossibile digestione. Si è rivelato, invece, una bella serata, nella splendida sala Sinopoli del Parco della Musica, organizzato dagli amici di Comunicazione Italiana. Merito della bella compagnia e del concerto di un per me sconusciuto Remo Anzovino che al pianoforte ha sciorinato ottima musica accompagnato da una chitarra tambureggiante e da una fisarmonica di vago sentore argentino. Sorpresa e sdilinquimento: l'apparire sullo sfondo, a commento, alcune sequenze a me sconosciute con protagonista Louise Brooks. Ovvero il mio archetipo femminile di sempre. Felicità. Siamo ragazzi ed in fondo basta poco.

giovedì 17 giugno 2010

Ma dai, ancora?

Contrordine. Qui continua a piovere a dirotto. La cosa che mi da più noia è che con la pioggia arriva anche il freddo. Non si può nemmeno contare sul prevalere di un insalubre clima monsonico che, almeno, comporta qualche conseguenza non del tutto disprezzabile, che so, una distribuzione casuale di banani altre piante tropicali. Niente, nemmeno questo c'è dato! A questo punto devo rinunciare al mio proposito di aspettare il sole, il caldo, la felicità prima di ricominciare a frequentare le pagine di questo mio povero e semi abbandonato blog. Adattiamoci, allora, alla pioggia, al freddo, ai musi lunghi, alla politica acida e triste, alla crisi economica che non accenna a lasciarsi superare da qualche ottimistica bolla prospettica di cui, dopo tante maledizioni, sentiamo un gran bisogno. Fossero anche junk dream. Da parte mia dichiaro chiuso il periodo di ciclotimica paranoia. Alleggerito ai oltre trenta chilogrammi di grassi, non ricordo se saturi o insaturi, mi proclamo guarito. Almeno fino a nuova malattia.

domenica 13 giugno 2010

Giugno

















A giugno smette, finalmente, di piovere. Arrivano le ciliege sugli alberi, si ricomincia a fare qualche passeggiata su e giù per colline in compagnia di Elena e della prode bestia. Non che il sole splenda: il tempo è ancora incerto. Fortunatamente la temperatura sale cosa, questa, che aiuta ad essere ottimisti.